Anche nella prossima stagione televisiva Flavio Insinna sarà al timone de L’Eredità, il programma dell’access prime time di Rai1.
Chiamato alla conduzione della trasmissione dopo la scomparsa di Fabrizio Frizzi, Insinna ha presentato lo storico quiz della rete ammiraglia in punta di piedi, conquistando così l’affetto del pubblico televisivo.
Zoom Magazine lo ha incontrato in occasione della presentazione dei palinsesti 2019/2020 della Rai (LEGGI ANCHE: Rai, presentati i palinsesti 2019/20: ecco cosa vedremo in tv).
Un bilancio di questo anno alla guida de “L’Eredità”?
Nell’ultima puntata di questa stagione ho detto che se avessi potuto scegliere la parola per il gioco della ghigliottina avrei scelto la parola “pazienza”. Abbiamo chiesto uno “sforzo” sentimentale al pubblico che da sempre guarda “L’Eredità” e ha amato – e amerà – Fabrizio Frizzi. Non era scontato che le persone avessero tutta la pazienza che hanno dimostrato verso il programma e, indirettamente, anche verso di me. Eppure l’hanno avuta.
Ci saranno delle novità nella prossima edizione?
Stiamo già lavorando alla prossima edizione e siamo consapevoli che sarà ancora più difficile, ma è una bella sfida. Il motto è sempre quello: la novità nella continuità. Il pubblico che segue “L’Eredità” mi piace definirlo come una famiglia che si è affezionata ad un’idea, ad un’atmosfera. Ci saranno degli innesti ma senza stravolgere un marchio di fabbrica.
Che rapporto hai con l’auditel?
Se non lo controlli ti avvertono! (ride ndr). Negli anni ho imparato ad affrontare le cose dando delle priorità. Uno dei tanti obiettivi de “L’Eredità” è quello di “proteggere” il Tg1 delle 20, che è la punta di diamante del palinsesto per quanto riguarda l’informazione. Considero la Rai una grande famiglia e se uno è felice solo per gli ascolti del proprio programma non ha capito nulla dalla vita.
Per quanto riguarda la recitazione? Progetti in cantiere?
In autunno uscirà un film per il cinema: “Se mi vuoi bene” di Fausto Brizzi. Nel cast c’è Claudio Bisio, Gianmarco Tognazzi, Nancy Brilli e tanti altri. La recitazione è una mia grande passione e io mi metto a disposizione dell’azienda nel caso in cui ci fossero progetti legati alla fiction.
Quest’estate viaggerai?
No perché lavorerò ma “L’Eredità”, in onda da settembre a giugno, è un viaggio: è una crociera dove il mare s’increspa, c’è la bonaccia, ci sono problemi con gli strumenti e a volte si naviga necessariamente a vista. Viaggio poco, però sono d’accordo con Eugenio Montale che diceva che quando hai preparato tutte le carte, la valigia e il resto, devi augurarti solo una cosa: l’imprevisto. Anche il viaggio televisivo è pieno di imprevisti ma forse, proprio per questo, è davvero emozionante.
Guarda la videointervista a Flavio Insinna: