E’ morto Raffaele Pisu: l’attore e conduttore televisivo di origini bolognesi aveva 94 anni.
Prigioniero dei nazisti, è stato uno dei più popolari comici e conduttori radiofonici e televisivi nell’Italia dell’immediato Dopoguerra, partecipando a trasmissioni che hanno fatto la storia della tv come “Senza rete“, “L’amico del giaguaro” e “Ma che domenica amici“: nella trasmissione “Ma che domenica amici” ha lanciato il personaggio di Provolino, un pupazzo che ebbe così tanto successo da diventare protagonista di un disco e di alcuni album a fumetti.
Dal 1989 Pisu ha condotto per due edizioni “Striscia la notizia” su Canale 5 in coppia con Ezio Greggio.
Al cinema – dove ha lavorato in 37 film, tra cui il capolavoro drammatico “Italiani brava gente“- è tornato nel 2004 con “Le conseguenze dell’amore” di Paolo Sorrentino mentre la sua ultima apparizione da protagonista è stata nella commedia noir “Nobili bugie” del 2018 accanto a Claudia Cardinale e Giancarlo Giannini.
In occasione del restauro di “Italiani brava gente” – presentato all’ultima Festa del cinema di Roma (LEGGI ANCHE: Festa del cinema di Roma: Raffaele Pisu presenta il restauro di Italiani brava gente) – è stato ricevuto nello scorso autunno in udienza privata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale.
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