Sono passati 27 anni da quando abbiamo visto il Club dei Perdenti stringere un patto di sangue, con un frammento di vetro a lacerare i loro palmi per sigillare una promessa: quella di tornare a Derry, in qualsiasi momento, se la Paura li avesse richiamati all’appello. E il momento è giunto: ormai adulti, i Perdenti dovranno riunirsi e affrontare il loro incubo più grande… di cui però non ricordano nulla.
Bill è diventato uno scrittore che non riesce a trovare un finale convincente per una sceneggiatura che vedrà come protagonista sua moglie, Richie è una star della TV dall’ironia dissacrante, la stessa che divertiva il gruppo da ragazzi, Ben ha perso “qualche chilo” ed è oggi un affermato business man, Eddie è sempre ipocondriaco e nevrotico, e ha finito per sposare una donna che è la copia esatta di sua madre, Stanley è felicemente sposato e conduce un’esistenza serena, Beverly vive con un uomo violento e possessivo e Mike, l’unico del gruppo a essere rimasto a Derry, è anche l’unico a ricordare.
E sarà proprio Mike a richiamare il Club dei Perdenti per combattere di nuovo il Male nella sua forma primordiale: Pennywise è tornato a reclamare anime e gettare la cittadina nel dolore e nella paura.
Risponderanno tutti all’appello… tranne uno.
Con un incasso globale di oltre 700 milioni di dollari, il primo capitolo di IT, il nuovo adattamento cinematografico tratto dal monumentale capolavoro di Stephen King, è entrato nella storia, diventando l’horror con maggiore incasso di tutti i tempi. Con una premessa simile, le aspettative su IT – CAPITOLO 2, dal 5 settembre al cinema, non possono che essere alle stelle. Andy Muschietti, responsabile del fenomeno da box office del 2017, raduna un cast pressoché impeccabile di adulti (Jessica Chastain, James McAvoy, Jess Weixler, Bill Hader, Jay Ryan, Isaiah Mustafa, Will Beinbrink, Xavier Dolan, Teach Grant e il sempre terrorizzante Bill Skarsgård) e lo affianca ai giovani talenti del primo capitolo, le cui vicende si intrecciano con quelle del presente in una serie di flashback nostalgici e inediti: il risultato è più che convincente. Inizialmente imbarazzati e stralunati, affatto consapevoli del motivo per cui Mike li abbia richiamati, i membri del Club dei Perdenti rivivranno sulla loro pelle e nelle loro menti gli incubi del passato, pronti ad affrontare di nuovo e per l’ultima volta Pennywise, il clown assassino tornato a Derry per reclamare il suo tributo di sangue.
Il lavoro di “adattamento” degli adulti sulle psicologie e sulle caratteristiche dei ragazzi è a tratti impressionante: la somiglianza fisica, più evidente in alcuni casi che in altri, cede il posto alle abitudini caratteriali e ai vezzi fedelmente riprodotti dei membri del Club, convincenti nella loro discesa nel sottomondo di Derry e negli abissi delle loro anime.
Pur mantenendo un certo livello di fedeltà al romanzo, nei singoli episodi che permeano le quasi 3 ore della pellicola più che nella natura multiforme di IT, il regista offre ancora una volta qualche digressione dettata dalla legge delle sale cinematografiche, come nel caso della sensazionale scena ambientata nel labirinto degli specchi o nell’onirico finale, con l’originale realizzazione del rito di Chüd.
In un dedalo di oscuri corridoi e malsani sotterranei, IT – CAPITOLO 2 garantisce spessore e adrenalina lungo l’intero arco del film, per ricordarci che in fondo, dietro le maschere, i palloncini e le barchette di carta, è l’approccio alle paure e alla nostra vita di adulti il tema portante di un classico della letteratura americana, che non sfigura accanto ai più importanti romanzi di formazione.
Un consiglio: tenete d’occhio il venditore di biciclette…
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