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Mia Martini: 25 anni fa se ne andava una donna senza tempo

Il 14 maggio 1995 se ne andava Mia Martini, o meglio Mimì, come amava farsi chiamare dagli amici. Ci lasciava con un enorme senso di vuoto, quello consapevole di aver perso una delle più grandi voci della musica italiana.

Mia Martini era qualcosa in più di una cantante: era una donna vera, distante dalle false retoriche del mondo dello spettacolo. Mimì era l’immagine della vita, della sua bellezza e della sua ruvidità. Come ripeteva sempre, però. quello che voleva di più era essere una persona normale. Tutt’altro che normale è, però, quello che ci ha lasciato: un patrimonio musicale inestimabile, con canzoni che ancora oggi colpiscono in profondità, con una puntualità incredibile.

Mia Martini

Per quanto sia davvero difficile, vi proponiamo un viaggio nel mondo di Mia Martini con una nostra classifica delle sue canzoni più belle.

Almeno tu nell’universo

Canzone scritta da Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio nel 1972, fu interpretata magistralmente da Mia Martini solo nel 1989 in gara al Festival di Sanremo, dove lasciò il pubblico a bocca aperta, ottenendo infatti il “Premio della critica”.

La canzone è stata per Mia Martini un punto di rinascita, dopo un difficilissimo periodo della sua vita. Il brano parla infatti di un grandissimo amore, appiglio in un mondo di pochezza e cattiveria, che si vorrebbe restasse sempre vero, “Come un diamante in mezzo al mare… almeno tu”. 

 

Gli uomini non cambiano

Il brano, del 1992, è stato scritto da Giancarlo Bigazzi, Marco Falagiani e Giuseppe “Beppe” Dati. Tratto dall’album “Lacrime” viene presentato dalla cantante calabra al 42° Festival di Sanremo.

E’ il grido di una donna, disillusa e stanca degli uomini, fin da quando era bambina. E’ un messaggio duro, che parla chiaramente alle altre donne, quelle che ancora credono che un uomo, in qualche modo, possa cambiare.

 

Piccolo uomo 

“Piccolo uomo” è un singolo di Mia Martini pubblicato l’11 aprile 1972 dalla Dischi Ricordi. Fu il primo grande successo commerciale di Mia Martini, nonché la sua prima incisione alla Dischi Ricordi di Milano, dove si era trasferita per seguire il manager Alberigo Crocetta, che nel 1971 l’aveva reintrodotta nell’ambiente musicale. IL brano venne presentato al Cantagiro e al Festivalbar, dove Mia Martini ottenne la sua prima vittoria.

“Piccolo uomo” è la storia di una donna che ha paura di perdere l’uomo che ama. Per questo ammette di aver sbagliato con la voglia di farcela di nuovo, con la forza del loro amore. 

 

Minuetto

“Minuetto” è un singolo pubblicato il 10 maggio 1973, per la casa discografica Dischi Ricordi. Scritto da Franco Califano e Dario Baldan Bembo, si tratta del 45 giri più venduto nella carriera della cantante e si rivelò in assoluto uno dei più grandi successi dell’estate 1973.

E’ la storia di un’amore travagliato, difficile, per il quale la donna non vede che un epilogo triste, ma al quale non riesce a ribellarsi o sottrarsi. 

 

E non finisce mica il cielo 

Scritto da Ivano Fossati e inizialmente destinato a Mina, “E non finisce mica il cielo” è il brano con cui Mia Martini partecipò per la prima volta al Festival di Sanremo nel 1982. L’alta qualità del testo e dell’interpretazione, destinata a non raggiungere il podio, valse comunque l’assegnazione da parte dei giornalisti del “Premio della Critica”, istituito in quell’anno appositamente per lei (e a lei intitolato dopo la sua morte). Il premio attribuito non fu però mai consegnato alla cantante, e venne ritirato, postumo, dalla sorella Loredana Bertè durante la serata finale del Festival di Sanremo 2008.

Questo brano è il racconto perfetto della fine di un amore, quando tutto sembra perduto e inutile, ma prima o poi ci si rende conto che nonostante il dolore, “Non finisce mica il cielo”, la vita deve andare avanti. 

 

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