Prima di proseguire con le voci di Rebecca, Caterina, Manuel, e tutto il meraviglioso mondo di “A ciascuna il suo”, vi regalo per qualche istante la mia, quella di Chiara, che inizia il 2021 piena di impulsi contrastanti. E degli immancabili buoni propositi. 3, per l’esattezza. 3 “Buon 2021!” tutti per voi.
Buoni propositi_1 – Legittimiamo i sentimenti bistrattati.
Questo è stato il primo Capodanno in anni e anni in cui non ho lavorato a robe teatrali.
In cui non ero su o dietro a qualche palco, in cui non litigavo con spettatori molesti.
Talmente sentivo nostalgia per quei momenti, che la sera di Capodanno, mentre i vicini sparavano fuochi amatoriali a gogo dal cortile davanti casa, io mi sono messa ad applaudire come a uno spettacolo.
“BRAVI! BRAVI! BRAVI!”
… Che poco dopo è diventato:
“NO MA QUELLA È LA MIA MACCHINA! SPOSTATEVI UN PO’ PIÙ IN LÀ VI PREGO”
Praticamente la metafora del 2020: il mio 35esimo anno, un anno che avrebbe dovuto fa i botti, e in effetti li ha fatti… solo che mi sono scoppiati sulla macchina.
Per questo, io non vi auguro cose sceme, tipo “state tranquilli, non abbiate l’ansia del nuovo anno… ” Perché se c’è una cosa a cui ci ha autorizzato il 2020, è questa: avere l’ansia. Legittimare l’ansia come compagna fedele, come amica delle giornate più buie, come coperta di Linus con la borsa dell’acqua calda incorporata. Io vi auguro di visualizzare per bene la vostra ansia, di farci amicizia: per esempio, la mia è un misto tra l’incubo di Füssli e il cinghiale sullo stomaco dello spot per digerire, ha la voce di Chewbecca ed è rosa shocking. E canta le canzoni di Ultimo (in realtà è quello il suo difetto peggiore).
Vi auguro di riuscire ad essere tristi senza dovervene giustificare con nessuno. E se vi apostrofano col solito “Non devi essere triste!”, voi rispondete spavalde/i e taglienti: “Guarda, meglio triste che cretina”.
Non vi auguro di cancellare l’ansia e la tristezza, ma di imparare ad accoglierle. Perché esistono, cavolo!
Così, liberiamoci dello stigma, smettiamola di sentirci in colpa se ci sentiamo insoddisfatte, cerchiamo di non soffocare l’ansia! Rivendichiamo la tristezza, ascoltiamola; giochiamo a scacchi con l’ansia, coccoliamola, siamo gentili con le noi stesse ansiose e depresse, non giudichiamole! Non esortiamole, non pressiamole!
Stanno cercando di dirci qualcosa di importante; sono orfane inascoltate che meritano di essere viste: magari da uno bravo, ma anche semplicemente da uno specchio non troppo impietoso. Se ammucchiate sotto il tappeto, prima o poi ci faranno inciampare.
Viva l’ansia. Viva la tristezza. E buon 2021!
Buoni propositi_2: Epifania, che tutte le diete si porti via!
Nel 2020 compirò 36 anni. Esattamente 20 anni fa ero la versione di me che mi si palesa nella mente quando immagino la spensieratezza. Bikini, caschetto, una forma strepitosa; mi ricordo inginocchiata accanto a un lettino spiaggesco durante la prima vacanza con la comitiva, a Vieste o chissà dove. Sorriso a 32 denti appena sistemati dall’apparecchio, pollicione in su, il primo amore a scattare la foto con la kodak usa e getta.
Stavo costruendo la mia identità, avendo molta cura di tutte le mie personalità e badando a non lasciarmi condizionare da fondamentalismi non inclusivi. Stavo già lavorando insomma alla mia mentalità aperta, libera, femminista, inclusiva, antirazzista, paritaria, culturalmente spalancata, e per tanti anni ho creduto di essere riuscita a coltivarmi libera.
Peccato che nel frattempo mi fossi lasciata circondare da insidie ben più limitanti: un Mondo-Di-Sotto che quando ci stai dentro altro che demogorgoni, proprio non te lo scolli più: la mentalità a dieta.
👱♀️ “Dopo le feste devo mettermi un po’ a dieta!”
🏃♀️ “Ho corso per un’ora, mi merito un bel piatto di pasta”
🧘♀️ “Oggi sono stata seduta tutto il giorno, niente carboidrati”
🗣️ “Sei dimagrita! Come stai bene!”
🤦♂️ “Fino all’Epifania abbuffatevi pure, ma dopo scegliete insalate, tanta frutta e verdura e pochi grassi” (quest’ultima cit. le grandi menti della televisione generalista)
E infatti, nonostante lo yeah col pollicione, in quel periodo mangiavo poco o niente. (Più spesso niente).
Ma! Non si finisce mai di imparare! Dopo soli 19 anni, grazie a mia sorella, scopro l’intuitive eating. Cos’è? Una capacità innata con cui tutti e tutte nasciamo, ma che siamo bravissimi/e a perdere (e non è colpa nostra, ovviamente!)
Vuoi saperne di più?
@dietista.serenaferrua
@psicologia_nutrizionale_mb
Intanto:
🎶 Ascolta la tua fame (la mia la sento solo quando urla tipo Tina Cipollari, quindi sto ancora indietro)
🌺 Sii indulgente con te
🎂 Rifletti sul fatto che le diete comportano il fallimento delle diete stesse (sembra Marzullo, ma è la verità)
❌Prova a pensare che #grassofobia è un po’ troppo simile a omofobia, xenofobia, etc. etc. etc.
E in generale prova ad essere grata al tuo corpo; se non per altro, perché ti scarrozza in giro tutto il giorno. Buona ciccia! E buon 2021!
Buoni propositi_3 La solitudine tra noi
State vivendo soli/e questo periodo? Avete nostalgia degli incontri occasionali? Vi masturbate come se non ci fosse un domani, vi lanciate in amplessi incoscienti o avete silenziato gli impulsi?
State bene, state male? State?
Non so come avrei vissuto l’anno che è appena passato, se fossi stata sola.
Per fortuna non è successo.
Per tutto il tempo che ho dedicato alla stesura del mio romanzo erotico-comico, non ho battuto chiodo. Mi sono arrotolata in elaborate fantasie erotiche – che tali rimanevano, o ricordi sempre più lontani, o desideri non avverati – per tutti i lunghi mesi che mi sono serviti per scrivere. Poi, appena digitata l’ultima parola, mi sono stappata. E ho incontrato Lui: un Lui totale. Che ancora resiste. E’ riuscito a trasferirsi da me un giorno prima del lock down di marzo… tipo Indiana Jones quando recupera il cappello all’ultimo secondo. Insieme, abbiamo costruito una sorta di bolla idilliaca… è stata la nostra salvezza. Questo, per due motivi: prima di tutto, io in quanto donna riesco a fare due cose insieme. Pensate, io riesco financo a riabbassare la tavoletta del water e non rompere i coglioni. Pensate a che livelli eccelsi arrivo. Perché questa è la parità: io la trovo alzata e la riabbasso; lui la trova abbassata e la rialza – e nessuno rompe i coglioni all’altro. Il secondo motivo per cui il nostro è un idillio: lui ha 13 anni in più di me, e mi sopporta come nessuno. Ridiamo sempre tanto quando pensiamo che avrebbe potuto cambiarmi i pannolini. Ridiamo un po’ meno quando consideriamo che probabilmente io dovrò cambiarli a lui.
Ma aldilà di questo, quando conto le mie fortune lo conto sempre più volte.
Da sola avrei retto, certo: noi reggiamo sempre. E la solitudine non è sempre il male; anzi, può essere una risorsa, a ben digerirla. Ma non c’è niente di male a lamentarsene: non siete meno forti, meno valorose, meno femministe o meno autonome se vi lamentate della solitudine.
Ancora una volta, siate più gentili che potete con voi stesse.
E buon 2021!