Gennaio. Manca meno di un mese al terzo e doppio anniversario Gl’Amour. Non è un errore. È il terzo, in termini temporali. Ed è doppio, perché riguarda due eventi, uno pubblico e uno decisamente più privato: “Il 21 febbraio 2018 abbiamo inaugurato il nostro salone. Poco più di due settimane prima ci siamo sposati“.
A parlare sono Giacomo Luciano e Giangranco Amendolagine, hair stylist di Torino che hanno scelto Pino Torinese, l’elegante cittadina a pochi chilometri dal cento città, per dare vita alla loro attività di coppia. Professionale e sentimentale. “Lavoravo come parrucchiere da oltre vent’anni quando ho incontrato Giacomo, grazie a sua madre, che era una mia cliente“. Galeotto, un taglio di capelli, ma non solo. “Non avevo buoni rapporti con i miei genitori“, racconta suo marito. “All’età di sedici anni ero andato via di casa perché mio padre avrebbe voluto che continuassi la sua attività di panettiere. Io volevo studiare, così sono andato dai miei nonni e grazie al loro supporto mi sono laureato in Economia. Quando ho incontrato Gianfranco ero in una fase della mia vita particolare: stavo provando a riallacciare i rapporti con mia mamma. Lei mi aveva raccontato che lui le aveva manifestato un’empatia speciale: oltre ad essere un validissimo hair stylist, l’aveva ascoltata, consigliata e confortata. Il mio allontanamento da casa l’aveva fatta soffrire. Gianfranco le è stato di supporto e mia madre, approfittando del fatto che dovevo sistemarmi i capelli, me l’ha fatto incontrare“. Ma il parrucchiere che sa ascoltare, anche alla luce dei suoi studi in psicologia, gli ha sistemato anche la vita oltre che i capelli. “Eravamo solo amici, almeno all’inizio. Salvo poi scoprirci innamorati dopo un mese. Ma non ci bastava” racconta Giacomo. “Dopo un po’ che stavamo insieme ci siamo voluti sposare. Io avevo già iniziato a lavorare con lui, nel suo salone di Torino ma in vista del matrimonio abbiamo voluto creare, oltre al nostro nido d’amore, anche un “nido” di lavoro. Così è nato Gl’Amour, il nostro salone di Pino Torinese“.
Qual è stato il vostro percorso prima di diventare imprenditori in società e in coppia?
Gianfranco: “Avevo un mio salone a Torino. Era il secondo che aprivo da solo. Dopo gli studi universitaria in psicologia a Padova ero tornato a a casa e avevo iniziato a lavorare con parrucchiere, alternando l’attività in salone a quella di tecnico. Ho collaborato con marchi prestigiosi e ho viaggiato tanto. Prima di mettermi in proprio ho studiato in Germania, in una delle più prestigiose accademie europee. Alla spalle ho già trent’anni di attività“.
Giacomo: “Io studiavo Economia, ma sapevo che non avrei lavorato con i numeri. Sono sempre stato affascinato dall’arte, dall’estetica, dal bello in generale. Quando ho incontrato Gianfranco ho iniziato a lavorare con lui e per lui. Mi sono appassionato al punto tale che ho deciso che la mia strada era segnata. Avrei fatto il parrucchiere. Da lui ho imparato davvero tanto“.
Gianfranco: “L’idea di aprire un salone insieme l’abbiamo avuta perché, al di là delle nostre precedenti esperienze, volevamo che il nostro rapporto professionale fosse alla pari. Ci siamo rimessi in gioco partendo da zero, forti delle precedenti esperienze vissute in precedenza, che ci hanno portato ad avere competenza ed esperienza“.
Dunque quali sono i vostri progetti futuri oggi?
Gianfranco: “Abbiamo vissuto un anno difficile, più dal punto di vista personale che lavorativo. Nonostante le restrizioni, tra le chiusure della primavera scorsa e le nuove regole anti Covid, il nostro salone di Pino Torinese ha avuto ottimi risultati. Evidentemente la gente si è resa conto di quanto sia importante prendersi cura di sé. Oltre alle clienti storiche, ne abbiamo conosciute tante nuove, che ormai sono diventate di famiglia. So bene che la nostra è stata una tra le categorie maggiormente messa a dura prova dall’emergenza sanitaria, ma noi abbiamo tenuto botta, anzi abbiamo incrementato il fatturato. Quindi per il futuro c’è sicuramente l’intenzione di rinnovarci e, perché no, anche ampliarci. A me non piace stare fermo e la mia storia lo dimostra: sono sempre in espansione e vado alla ricerca costante di nuovi stimoli“.
Giacomo: “Di sicuro continueremo a frequentare il mondo dello spettacolo, ma sempre dietro le quinte e sempre per il nostro lavoro principale. Abbiamo avviato una partnership con l’agenzia Dreaming Management di Pamela Perricciolo che sta lavorando su nuovi progetti che ci vedranno coinvolti direttamente ma questo non significa che trascureremo il nostro salone, che per noi rimane al primo posto nella lista delle priorità“.
Gianfranco: “Intanto abbiamo lanciato una linea di shampoo specifici per ogni tipo di capello che rappresenta solo il primo step di una collezione che sarà più ampia e potrà contare su tutti i prodotti di uso comune. Perché vogliamo che le nostre clienti si sentano coccolate anche a casa“.
A proposito di “showbiz”: negli ultimi mesi avete lavorato in più occasioni a stretto contatto con tanti personaggi famosi, dal star del cinema a dive del piccolo schermo. Come nascono queste fortunate e ambite collaborazioni?
Gianfranco: “Io ho sempre avuto familiarità con i vip. In passato ho lavorato nel mondo della moda e in varie occasioni mi è capitato di prendermi cura di teste “importanti”. Sarà per questa familiarità che non subisco il fascino dello spettacolo e di chi ne fa parte. O magari per indole caratteriale, chi può dirlo? Questo per dire che per me ogni cliente è importante e speciale e merita tutta la mia attenzione“.
Giacomo: “Ogni donna tiene ai propri capelli, vip o no. I capelli sono la corona e non a caso per noi le donne sono tutte regine e in quanto tali vanno trattate. Sicuramente le dive del mondo dello spettacolo sono maggiormente attente alla propria immagine e dunque contare sulla loro fiducia per noi è stato molto importante“.
Gianfranco: “L’anno scorso abbiamo lavorato dietro le quinte del Festival di Sanremo 2020 e, nonostante la pandemia, abbiamo presenziato sia alla Mostra del Cinema di Venezia che alla Festa del Cinema di Roma, nello scorso mese di ottobre, per pettinare le ospiti della Hollywood Gift Room. Tutte esperienze interessanti, ma solo collaterali alla nostra attività principale. Io, per indole, tratto tutti allo stesso modo: vip o no, mi concentro solo sul risultato finale. E penso a fare bene il mio lavoro per rendere felice chi si affida alle mie mani“.