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Maestro Pellegrini: “Aspettiamo tutti un’altra luna per non sentirci più soli”

Immaginate un ipotetico futuro nel quale la Terra non sarà più abitabile e l’umanità cercherà un altro luogo dove poter continuare a vivere. Prende spunto da questa immagine onirica “Un’altra luna“, il nuovo brano di Maestro Pellegrini in questi giorni in rotazione radiofonica e disponibile su tutte le piattaforme di streaming.

Il brano, che tratta il tema mai così attuale come quello della solitudine, esce in una versione acustica piano/voce che sarà contenuta in “Fragile per pianoforte e voce“, il secondo disco solista di Maestro Pellegrini in uscita a fine aprile: un nuovo capitolo che si sta delineando nel percorso artistico di uno dei musicisti più influenti della musica pop/rock italiana che attualmente suona in pianta stabile con gli Zen Circus.

Come nasce il brano “Un’altra luna”?

Un’altra luna” nasce la scorsa estate. Viste le restrizioni del primo lockdown, non potevo vedere la mia ragazza che si trovava in un’altra regione per 4 mesi. In quel periodo ho riflettuto sugli effetti di una solitudine imposta e sull’importanza dell’altro all’interno del processo di crescita. La canzone, però, cerca di veicolare un altro messaggio: niente sarà più normale come prima sulla Terra perché quello che accadeva prima non era normale.

Si potrebbero trovare delle similitudini con il periodo che stiamo attraversando…

Sicuramente dalle catastrofi nasce sempre qualcosa di nuovo, perché alla fine la vita trionfa: vedremo che cosa nascerà da questo cambiamento epocale.

Quanto è difficile artisticamente e umanamente scrivere dei tuoi sentimenti nelle canzoni?

E’ il motivo per cui scrivo. Per tutti è difficile conoscere ed esprimere i sentimenti ma è un processo anche molto importante per capirsi e accettarsi. Ogni volta che racconto la mia vita, le mie storie, i miei sentimenti agli altri attraverso le canzoni mi sento meglio. Suonare e scrivere devono essere un’esigenza, poi sono anche moda. 

Com’è il tuo rapporto con la dimensione virtuale della musica, i social?

I social sono un ottimo strumento di promozione ma anche un diabolico marchingegno per perdere tempo. Sono tanti i mezzi e i servizi che dobbiamo gestire in questa modernità dispettosa. 

Cosa ne pensi dello stato attuale della musica italiana?

Amo molto il mio paese perché mi ha donato artisti immensi: in primis i cantautori degli anni ’60 ma credo che anche tra gli attuali ci siano dei grandissimi. Certamente l’arte si nutre del mondo, vedremo cosa nascerà da questa nuova era 

Cosa ascolteremo in “Fragile per pianoforte e voce”, in uscita a fine aprile?

Ascolterete il mio primo disco in versione piano e voce con mio padre Andrea Pellegrini al pianoforte. E’ un progetto che ho voluto fortemente per mettere in risalto le canzoni e i testi ma anche per fissare un ricordo importante con la persona che più di tutte mi ha fatto amare e odiare la musica.

Fatti un augurio per questo 2021

Spero di suonare tanto dal vivo e di tornare ad abbracciarvi tutti. 

Guarda “Un’altra luna” di Maestro Pellegrini:

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