Cantante, autrice, produttrice e direttrice artistica, Numa ha pubblicato svariati singoli musicali di successo (in italiano, spagnolo ed inglese) e, in unione al messaggio del “pensiero positivo”, promuove la sua musica in tutto il mondo. Numerose le sue collaborazioni in produzioni musicali, italiane ed internazionali, con artisti del calibro di Adriano Celentano, Renato Zero, Pino Daniele, George Michael, Trevor Horn, Geoff Westley, Alan Clark (tastierista dei Dire Straits) e molte altre. Nel 2020 è produttrice esecutiva del terzo volume del nuovo album di Renato Zero “Zerosettanta“, già disco d’oro e co-autrice insieme a Phil Palmer del singolo “L’angelo ferito“.
Numa è dirompente, con la sua chioma rossa e un sorriso contagioso, quello dell’anima, lei condivide con il suo pubblico tutta l’energia e la positività di cui è capace. Grande fan di Lady Gaga, sostiene da sempre di avere molto di più in comune con Raffaella Carrà che ammira profondamente per la sua intuizione nello scrivere programmi televisivi di dialogo col pubblico.
Numa, sei un’artista sorprendente che riserva continue sorprese…
All’inizio scrivevo solo testi, poi ho cominciato a comporre la musica e solo dopo mi sono dedicata alla produzione. Per questo ci è voluto tanto tempo: ore e ore ad osservare gli altri lavorare, tanto impegno che, però, oggi mi rende davvero fiera del mio lavoro. Con Manuel Aspidi di “Amici“, per l’album “Libero“, ho scritto tutti i testi del disco e fatto la produzione artistica insieme al mio gruppo. Con lui è stato facile e meraviglioso perché condividiamo tantissimi ideali di libertà e responsabilità, gioiosa. Per Renato Zero e “L’angelo ferito“, ho scritto la musica e ne sono, inoltre, coproduttrice. È fondamentale essere sulla stessa lunghezza d’onda: a quel punto, tutto magicamente, prende forma. È nella libertà di espressione che nascono i progetti, senza paura, vestendo un sorriso e andando verso il futuro con la consapevolezza di aver scelto la nostra direzione. Ho sempre saputo che avrei fatto questo nella vita: oggi per me la cosa più importante è comunicare, raggiungere il pubblico e la sua umanità. Uno specchio reciproco per scambiarsi il bene, dove la musica è un mezzo. Il mio non è un lavoro ma un privilegio.
“L’amore non riposa” un ritmo coinvolgente, un testo che arriva facilmente a tutti con un messaggio importante da veicolare. Vuoi parlarcene?
Il testo è mio, di Valentina Parisse e Luca Bizzi e in questo brano come sempre, la mia formula magica è quella di riuscire a comunicare cose importanti con leggerezza. Fluidità e ritmo. Un brano gridato non è necessariamente più potente. Così accade anche quando si parla con qualcuno, non è urlando che si comunica meglio: gioia ed equilibrio, per arrivare a chi è pronto per ascoltare. Bussa educatamente al cuore della persona che se è pronta, apre la porta. Si chiede con delicatezza, il permesso di entrare. Quando noi siamo determinati a lanciare un’intenzione, il messaggio, è potentissimo anche se sussurrato. Non prendiamo a calci e pugni le porte. Questo è il mio modo di scrivere e lanciare messaggi, l’unico che conosco.
Come nascono le tue canzoni?
In genere sono autobiografiche e rispondono ad un bisogno del momento. Quando mi alzo la mattina lancio i miei decreti energetici positivi, le mie intenzioni, puntando all’espansione, a una vita che si allarga. Quando scrivo allo stesso modo, lancio i miei decreti, “Il coraggio delle idee”, dice:
Come l’acqua dolcemente scorre, l’universo sempre ti risponde
È una voce che ci guida, una volontà infinita che già esiste dentro te.
Per questo le mie canzoni partono dall’ascolto, lasciandomi guidare.
“Il coraggio delle idee” è il singolo che ha preceduto “L’amore non riposa”. Cosa ha rappresentato per te?
Ha svoltato la mia vita: racconta il coraggio che mi ha spinto a credere in me al di là dell’apparenza. Una crescita personale e di fede, un giro di boa fondamentale e imperituro. Il primo scritto da me a novembre 2020. Scritto prodotto e pubblicato in due mesi, è stata una chiamata. Avevo pronto un altro brano: ho detto fermi tutti, devo dire queste cose. Steve Ferrone, batterista che ha suonato per i più grandi da Eric Clapton, Duran Duran, Paul Simon, Bob Dylan, solo per citarne qualcuno, lo ha sentito e ha voluto suonarci. “Il coraggio delle idee” è dedicato a tutti noi, perché per vivere appieno ci vuole coraggio. Perché il futuro si crea attraverso le nostre emozioni, le nostre idee e quindi le azioni quotidiane per realizzarle.
Siamo noi a dover scegliere chi siamo e in che direzione vogliamo dirigere la nostra vita. Siamo noi i primi a dover decidere di credere in noi stessi; siamo noi che dobbiamo imparare a darci il permesso di essere felici. Non importa se cadremo mille volte, l’importante è rialzarsi sempre più forti e consapevoli perché alla fine il nostro cuore ed il nostro coraggio vincono sempre.
Quanto è importante affidare alla musica il pensiero positivo che è alla base della tua filosofia di vita?
È irrinunciabile perché è la mia natura, dovrei tradire totalmente me stessa: impossibile. Voglio tenere aperti tutti i canali di positività e amore: questi possono aiutarci a vivere meglio e raggiungere anche il nostro obiettivo. Conosco gente molto ricca e famosa e altrettanto infelice. La differenza, sostanziale, sta nell’indirizzare i nostri pensieri, per tendere al meglio.
Il tuo sorriso, che è anche quello dell’anima, ci mostra una donna, un’artista che con la sua positività e con l’aiuto della musica, sparge a piene mani luce anche agli altri. La tua vita è sempre stata così?
A me è successo di tutto, la mia vita è stata anche buio. Mi sono chiesta: quale parte di me non si ama al punto di permettere a persone crudeli, ad accadimenti terribili di entrarvi? Ad un certo punto ho scelto l’amore, per me e la vita, dandole fiducia, ritenendola amica e non nemica. Ho preso atto del fatto che non mi amavo. Mi sono cercata, ritrovata e innamorata di me. Ho scelto di ripartire da me, trasformando i miei limiti e cambiando il mio destino.
Quanto coraggio ci vuole per essere noi stessi, magari disattendendo le aspettative altrui?
Per come l’ho sperimentato, il coraggio è solo un attimo. È il primo passo, il più difficile, quando devi dichiarare, alla tua famiglia, o agli amici quello che desideri per te, disattendendo le aspettative di tutti. Poi la tua autenticità sarà contagiosa, entusiasmante, gioiosa al punto che le persone non potranno che vedere quel sorriso interiore e rimanerne contagiati. Questo è il segreto del successo: travolgere gli altri con la nostra luce. Non bisogna avere paura (questa è la vera fregatura quella che ci impedisce di manifestarci). Il miracolo è lì, immediato. Il vero io risuona e fa cadere le difese che indossiamo ogni giorno: quando ci si riconosce, la maschera cade.
È vero che vorresti seguire le orme di Raffaella Carrà
Verissimo! In lei rivedo la mia voglia di fare tante cose: è un esempio pazzesco. Ha saputo realizzare tanto, anticipando da vera visionaria, quello che solo decenni dopo in tanti avrebbero cercato di fare. In programmi come “Pronto, Raffaella?” e “Carràmba! Che sorpresa“, lei ha incontrato il pubblico, instaurato una connessione speciale, precorrendo i tempi. Il mio grande sogno è scrivere e fare programmi televisivi come lei. Dialogare in uno scambio energetico col mio pubblico è ciò che amo e per cui credo di dover fare questo lavoro.
(photo credit Alessandro Bachiorri)
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