Al Teatro de’ Servi di Roma sarà in scena fino al 16 dicembre “Prestazioni straordinarie”. Scritto da Michela Andreozzi e diretto da Massimiliano Vado, lo spettacolo mette sul palco non solo una coppia in crisi, ma la crisi di una coppia decisamente speciale.
Con la straordinaria interpretazione di Cristiana Vaccaro e Fabrizio Sabatucci, l’amore va in scena senza veli: due attori che si amano da quindici anni, che condividono la vita sotto lo stesso tetto. Lei alle prese con i registi che non chiamano, lui con un mestiere che non sente più suo: quello del porno attore.
“Prestazioni straordinarie” è l’impatto con le cose che cambiano. E’ la storia di un amore unico che ha saputo convivere con le esigenze dell’altro. Commedia veloce, ritmata, che deve fare i conti con quella con la società offre.
In prestazioni straordinarie la dinamicità attoriale la fa da protagonista. Si respira la bravura del trasformismo, con situazioni che cambiano velocemente e in modo squisito. Il tutto facilitato dalla scenografia pratica e bella di Pietro Satiro, le musiche comicamente piacevoli di Stefano Switala e i costumi di Caterina Lambiase.
Il teatro è occhio vigile sul sociale, e “Prestazioni straordinarie” è uno sguardo sincero e rivelatore sulla vita amorosa del nostro secolo. Lì dove trasgredire è sinonimo di ostentazione, l’amore si protegge e crea nuove strade.
Prestazioni straordinarie è un ballo vorticoso e incredibilmente leggiadro tra i problemi dello scegliersi per sempre. Lo fa in modo piccante e sarcastico. E lo fa bene. E’ un piacere godere di testi scritti e pensati, conditi dalla maestria del saper fare teatro, in tutte le sue sfaccettature. E’ lo spettacolo in cui rivedersi e mettersi in discussione, perché sull’amore c’è sempre da raccontare.
“Una sfida: sapere di dover gestire, contemporaneamente, un testo scritto dalla propria moglie, due attori dotati di comicità pura e un argomento che sfiora da vicino ogni riferimento sessuale, ammanta di adrenalina la concretezza di quanto sia necessario un teatro comodo, mai autoreferenziale anzi semmai utile e di svago – spiega il regista dello spettacolo Massimiliano Vado – La simbiosi tra teatro moderno e ascolto della contemporaneità deve per forza confrontarsi con la commedia, sia per la sua valenza narratrice, che per il divertimento intellettuale che ne deriva. Un divertissement serissimo per ambire a raccontare le minuscole frustrazioni di una coppia che, dalla crisi implosa risorge a nuova intesa”