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Antonio Russo: “Sono un sognatore pieno di intraprendenza”

Con i suoi occhi magnetici e un profondo sguardo mediterraneo che guarda e sogna oltre gli orizzonti della sua amata Sicilia, Antonio Russo si candida ad essere una vera e propria rivelazione dopo l’interpretazione del giovane Kevin nella serie di successo Màkari.

Classe ’96, nato e cresciuto a Milazzo, con una valigia piena di sogni comincia a Roma la propria formazione professionale. È comunque la Sicilia che gli regala i suoi primi ruoli: interpreta una piccola parte in Io, una giudice popolare al maxiprocesso e ora ha girato a Trapani ed Eurice le scene dove interpreta Kevin nella celebre serie Màkari che tiene incollati 6 milioni di telespettatori.

Antonio, come descriveresti Kevin, il personaggio che interpreti ?

Kevin è un ragazzo anomalo e per questo di difficile lettura. Ha un passato turbolento perché proviene dalla strada dove ha vissuto a stretto contatto con la criminalità. L’incontro con Don Franco sembra aiutarlo a trovare la retta via, ma la sua natura cela ancora molti segreti.

Che tipo di approccio hai avuto con questo ruolo?

E’ stata una sfida interpretarlo. E io amo le sfide. Durante la storia Kevin ha una metamorfosi importante e io mi sono evoluto con lui. Prima un bravo ragazzo, altruista e rispettoso dei suoi ideali; poi subdolo, manipolatore. È stato divertente vedere la mia lunaticità ampliarsi di conseguenza a come fosse quel giorno Kevin.

Com’è stato recitare con Claudio Gioè?

Claudio è un grande professionista. Ha un curriculum importante ed è stato interessante vederlo in azione in diretta. Ho imparato tanto da lui. E poi siamo diventati molto amici dopo aver scoperto di avere gli stessi gusti musicali!

Antonio Russo (Instagram)

Quando hai capito che avresti fatto l’attore?

È un sogno che ho fin da bambino. Questo film è parte di realizzazione di esso, ma per me è solo un piccolo passo. In realtà nella mia vita ho sempre recitato, anche senza le telecamere puntate addosso. Fin da piccolo sapevo plasmarmi perfettamente rispetto alla situazione in cui mi trovavo e mi sentivo protetto. Nel caso in cui mi avessero giudicato non mi avrebbe toccato, era solo un personaggio. Potevo essere chiunque.

Chi sei fuori dal set?

Sono un sognatore. Affamato di risultati. Amo la competizione ma in realtà l’unica vera sfida è con me stesso e con gli obiettivi che mi pongo. A volte mi definisco un “eterno insoddisfatto”: non ho il tempo di godermi le gioie di un traguardo che penso già al prossimo. Non sono modesto, non sono ipocrita ma sono molto sensibile.

Progetti imminenti?

Realizzare tutti gli obiettivi che mi pongo, giorno dopo giorno. Vincere.

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