Zoom Magazine
Carlo Belmondo
CINEMA LIFESTYLE

Carlo Belmondo: “Recitare è il mio porto sicuro”

Attore dotato di grande versatilità e sensibilità, Carlo Belmondo ha fatto della sua passione la sua vita.

In attesa di vederlo sul grande schermo in “Good Vibes” di Janet De Nardis e in una docuserie targata Netflix, l’artista di origini calabresi, entusiasta e sempre pronto a mettersi in gioco, si racconta a cuore aperto a Zoom Magazine.

Carlo, attualmente a quale progetto ti stai dedicando?

In questo momento diciamo che sto approfondendo una formazione “sensoriale” utilissima al mio lavoro. Non smettiamo mai di conoscerci e durante il percorso vitale cambiano i “cassetti emotivi” da richiamare per interpretare alcuni ruoli. Dal punto di vista professionale, invece, ho preso parte a “Good Vibes“, opera prima della regista Janet De Nardis, presto nelle sale italiane, e sto aspettando con ansia l’uscita di una docu-serie Netflix, con produzione inglese, di cui non posso parlare ma posso dire che tratterà un argomento molto importante successo in Italia e non ancora risolto.

Come nasce la passione per la recitazione?

Realmente credo di averla sempre avuta, sin da piccolo; poi all’età di 16 anni vinsi un concorso con delle scuole ed il regista di quello spettacolo mi spinse a trasferirmi a Roma e ad intraprendere questo mestiere. E’ stata come una “miccia” che ha acceso qualcosa che avevo già dentro.

Tra le esperienze lavorative finora affrontate, di quale vai maggiormente fiero?

Vado fiero di tutti i lavori fatti, nessuno escluso. Se proprio devo scegliere “Colorado” su Italia 1 e non solo per l’importanza della trasmissione in sé, quanto per il fatto di esserci riuscito, per essere arrivato da un paesino della Calabria a solcare un palco nazionale così importante. Quindi fiero di tutti i lavori ed orgoglioso di essere arrivato in quel punto da solo. Orgoglioso per me e ovviamente per la mia famiglia.

Il regista da cui moriresti dalla voglia di essere diretto?

Tarantino… uno ci prova (ride, ndr). In realtà ci sono tanti registi bravi in Italia, anche emergenti e ognuno di loro potrebbe insegnarmi qualcosa, Ma forse darei priorità a Matteo Garrone e Stefano Sollima. Mi farei guidare volentieri da loro, sicuro che tirerebbero fuori parti di me che ancora non conosco.

Il luogo comune che proprio non sopporti del mondo dello spettacolo?

Sei un attore? Allora di te non ci si può fidare, reciti pure nella vita… “. Questa la odio (ride, ndr). All’attore piace studiare un personaggio e portarlo in scena ma nella vita di tutti i giorni è una semplice persona, né più né meno.

Sei molto attivo anche nell’ambito musicale: qualche progetto nel cassetto?

La musica è parte integrante della mia vita, mai avrei pensato di uscire con un singolo (LEGGI ANCHE: “Non illudermi”: esce il singolo d’esordio di Carlo Belmondo) e non smetterò mai di ringraziare Massimo Di Cataldo per aver creduto in me la prima volta. Dopo quel brano, è uscito un secondo singolo sulla sicurezza stradale (LEGGI ANCHE: “Prendi la mia mano”: fuori il nuovo singolo di Carlo Belmondo). La pandemia non mi ha dato emozioni da mettere su carta, emozioni che sto risentendo e che metterò in musica. Chissà, potrebbe venirne fuori un altro brano…

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.