Lo scorso 28 settembre al Teatro de’ Servi di Roma è stata inaugurata la nuova stagione teatrale con lo spettacolo “Operazione Balena” (LEGGI ANCHE: “Operazione Balena” apre la nuova stagione del Teatro de’ Servi di Roma).
Diretto da Marco Simeoli, Operazione Balena ha regalato al Teatro de’ Servi una perfetta apertura di stagione. Basato sulla vincente formula del teatro nel teatro Grotowskiano, la scrittura di Gianfranco Vergoni immerge il pubblico in un mondo fatto di storia… e di storie: quelle di sei ragazzi e un’insegnante di teatro.
Operazione Balena è uno spettacolo che racconta la resistenza di Roma, quella del 1944. Ma è soprattutto la storia della potenza del teatro, del suo “essere cura”.
Teatro terapia. Questo unisce sei ragazzi, con disturbi psicologici e comportamentali, ad una sensibile ma incasinata insegnante di teatro, Adele (Loredana Piedimonte). In quell’ora di prove tutto sembra andare storto. Le battute dimenticate, i litigi, qualche crisi personale.
C’è l’autismo di Benedetto (Emanuele di Luca), la paura di Nico (Daniele De Rogatis), la balbuzie di Eugenio (Matteo Volpotti). C’è anche la rabbia di Lorella (Ilaria Nestovita), la sofferenza di Aiscia (Giulia di Tommaso) e l’instabilità di Antonia (Ilaria Cedroni).
Soprattutto c’è un palco, cornice dell’incrociarsi di pezzi di vita. C’è un’Operazione balena da portare a termine, a tutti i costi e in qualsiasi modo. Ed è così che il mestiere dell’attore diventa cura, accettazione di sé. Empatia.
Operazione Balena è un mix perfetto delle due anime del teatro. E’ l’ironia pungente, la risata a crepapelle. Ma è anche vuoto nello stomaco, riflessione.
Quando il teatro fa dimenticare la facilità dello schermo, è meraviglioso. Operazione Balena, in scena fino al 14 ottobre al Teatro de’ Servi, invoglia a staccare la corrente. Ad uscire di casa per godere di quel rosso perfetto del sipario.
(photo credit Luana Belli)
