Dal 6 all’11 marzo il Teatro Brancaccio di Roma ospiterà uno show unico che ogni sera aprirà il cuore degli spettatori a tante emozioni: Elvis the Musical, uno spettacolo incalzante e ritmato, all’insegna degli indimenticabili successi di Presley a partire dagli anni ’50 fino al 1977, quando la leggenda scomparve.
Non esiste un cantante fra tutte le star della musica dagli anni ’50 in avanti che non si sia ispirato o sia stato indirettamente condizionato da Elvis Presley: The King of Rock’n’Roll ha segnato profondamente arte, musica e stile di ogni epoca successiva. La tragica morte di Elvis ridusse in lacrime e disperazione in milioni di persone in tutto il mondo, fan adoranti che lo amavano e continuano ad amarlo stregati da un carisma fatto di fascino, ribellione, dolcezza e sfrontatezza che attraversa i decenni con la stessa forza dirompente dalla quale è nato.
L’Italia ama Elvis più di ogni altro Paese: conta più di 100 fan club e, malgrado ciò, un musical a lui dedicato non è mai stato scritto fino ad ora.
Elvis the Musical è suonato da una band che accompagna dal vivo, per poco meno di due ore, un cast di 18 performer, attraverso un periodo storico di oltre quattro generazioni fino agli anni ’70, i più significativi per la musica. Canzoni come Jailhouse Rock, It’s now or never, Suspicious Mind, My Way, That’s all right mama, Always on my mind e le tante altre indimenticabili colonne sonore di un’epoca lunga 4 decenni e ancora viva e contemporanea accompagnano il pubblico dello spettacolo, che non potrà fare a meno di appassionarsi alla storia e ai suoi protagonisti.
La scenografia è arricchita da video che ci permettono di ripercorrere, come fosse attuale, l’esperienza unica della tragedia umana e del successo incontenibile vissuti della più grande star di tutti i tempi, the King of Rock’n’Roll Elvis Presley.
Il primo tempo inizia con un video a 360° che mostra i telegiornali di tutto il mondo che annunciano la morte di Elvis il 16 agosto 1977, fino al suo funerale a Memphis con oltre 150.000 persone in lacrime.
Questo momento, scolpito nella leggenda, dà il via al racconto dell’ascesa del Re del Rock’n’Roll, dal momento in cui un Elvis ancora con i capelli biondo naturale e camionista per necessità si ferma in un estemporaneo studio di registrazione su una highway qualunque, per registrare un disco istantaneo, un cosiddetto demotape, da regalare alla madre per il compleanno imminente. Non fa in tempo a rivelare la sorpresa, che il suo incontenibile talento è già esploso, dando il via all’ascesa vertiginosa della prima vera e unica rockstar planetaria.
La regia dello spettacolo riprodotto in Italia è affidata a Maurizio Colombi, già regista pluripremiato, con all’attivo altri numerosi successi come “We Will Rock You” dei Queen, “Peter Pan” con musiche di Edoardo Bennato, “Rapunzel” e “La Regina di ghiaccio” con Lorella Cuccarini.
Colombi è considerato alfiere dei family-show in Italia e questa volta vuole raccontare la fiaba di Elvis. Elvis il Musical, infatti, racconta la fiaba di un ragazzo che diventa re, anche se si tratta di una fiaba con un finale triste, forse perché testimonia una vita reale seppur incredibile.
di Redazione Zoom Magazine