Emmanuele Tardino torna sul set. In questi giorni si trova assieme alla squadra di Maria Corleone 2, un nuovo film tv che andrà in onda prossimamente su Canale 5, dove veste di nuovo i panni dell’antagonista cattivo. Tuttavia lo stesso Tardino, che di tv se ne intende, traccia un bilancio di questa nuova stagione partita con numeri al ribasso rispetto alle previsioni.
Tardino la stagione tv è ripartita. E i pezzi da 90 perdono colpi. Temptation Island partito col botto è calato alla seconda puntata. Il Gf dal 24% di share dell’esordio al 17% dalla serata successiva. Che succede?
Forse riproporre lo stesso programma a distanza di così poco tempo non è stata una buona idea, almeno questo è il mio parere. Diciamo che resta un format di successo nel palinsesto tradizionale di giugno e luglio, per cui si vedrà. Sul Gf il problema è il cast. Se la prima puntata è partita col botto, e sulle altre siamo crollati quasi a picco, significa che i concorrenti non sono piaciuti, o non del tutto, al pubblico.
Qualcuno ha scritto sui social che anche Tale e Quale Show, nonostante gli ascolti sempre buoni, avrebbe bisogno di una rispolverata.
In questo caso credo che dopo 14 edizioni che si ripetono sempre con la stessa formula senza nessuna modifica, abbia bisogno di una rispolverata. Poi gli ascolti tengono, ovvio. Carlo Conti è uno dei più forti. Però magari qualche cambiamento sarebbe necessario.
La cronaca nera continua invece a mantenere alta l’asticella di gradimento del pubblico italiano. Ma perché ci piacciono così tanto le tragedie, i drammi, e i crimini?
Credo che più che gradimento sia l’interesse a capire cosa c’è dietro i grandi casi di cronaca. Dopo che i Tg e i giornali non fanno che martellare e ipotizzare ogni tipo di dinamica, la curiosità di capirci qualcosa di più nei programmi di approfondimento di genere sia ovvio.
La politica in tv dopo un exploit del decennio scorso sta crollando a picco. Come mai?
Perché la gente si fida sempre meno dei politici per cui anche le trasmissioni dedicate perdono di interesse.
Anche la comicità fa fatica a ritornare agli antichi splendori. Forse gli attori e i cabarettisti di oggi non brillano più?
Io preferisco i comici di una volta, Aldo, Giovanni e Giacomo per esempio. Forse quelli più giovani hanno bisogno di tempo per farsi conoscere dal grande pubblico.
La musica, invece, dopo anni di difficoltà si è ripresa il suo spazio e il suo posto al sole. In questo caso cosa sta funzionando?
Perché molti cantanti di oggi, come Ultimo o Gazzelle, sicuramente hanno presa. In tv quello che funziona è l’intrattenimento, casi come Sanremo o il Tim Tour dimostrano che se c’è musica di qualità la gente si incolla al piccolo schermo come affolla i concerti. Stendiamo un velo pietoso su casi come Fedez e Tony F. Non aggiungo altro.
Abbiamo visto alcune storie che ti ritraggono sul set di Maria Corleone 2. Qual è il tuo ruolo, dove e quando vedremo lo sceneggiato?
Sono sul set in questo momento e posso dire di essermi trovato bene con tutta la squadra. Un ambiente molto famigliare, grazie anche a Mauro Marino, il regista, che riesce a trasmettere un’energia positiva. Io sarò un parente di Don Luciano (interpretato da Fortunato Cellino, ndr), abbiamo già girato diverse scene. Andrà in onda nell’anno nuovo. In ogni caso il mio è un ruolo da “cattivo”.
Insomma hai deciso di fare la parte del cattivo come professione?
A me non dispiace, ci mancherebbe. Anzi. Tuttavia non è una scelta mia. Mi inquadrano sempre nella parte dell’antagonista e a me per il momento va bene così. Anche se sono convinto che prima o poi quella del buono la farò anche io.