Ha un curriculum lungo, variegato e colmo di importanti vittorie professionali. Un successo, quello di Gianluca Melillo, 43 anni, esperto e docente di comunicazione RP e CSR, che trae origine da un momento di grande difficoltà che ha saputo trasformare in una meritata ascesa.
Come nasce il tuo percorso professionale?
Innanzitutto devo ringraziare mia moglie Carola che adoro e senza la quale avrei fatto un decimo di quanto ho realizzato. Per ora la nostra famiglia è composta da due pelosette a quattro zampe: Priscilla e Cara. Professionalmente il mio è stato, ed è, un percorso apparentemente non lineare. In realtà, invece, tutta la mia vita lavorativa ruota intorno a tre assi portanti: la comunicazione, le relazioni pubbliche e la responsabilità sociale. Ed ogni mio incarico, consulenza o lavoro ha in sé questi aspetti.
In quale momento del tuo percorso hai capito quale fosse, per te, la strada giusta?
Mi sono reso conto di quale fosse la mia strada dopo un brutto colpo professionale e personale che mi aveva buttato davvero a terra. E’ stato proprio in quel momento che ho capito, grazie anche al fondamentale supporto di mia moglie senza il quale probabilmente non avrei trovato la forza di risollevarmi, che era necessario un deciso cambio di rotta: e mai decisione fu migliore. Da un momento di crisi, infatti, si è avviata la strada che sto intraprendendo da allora con un discreto successo, prendendo coscienza che, in realtà, non esistono problemi ma solo opportunità. Questa è diventata la mia filosofia di vita, il mio mantra.
La pacca sulla spalla che finora ti ha maggiormente inorgoglito?
Sinceramente non saprei. In effetti ho avuto la fortuna ed il privilegio di condividere il mio percorso al fianco di importanti personalità del mondo delle istituzioni ma anche dell’imprenditoria: con molti collaboro ancora oggi mentre con altri sono in ottimi rapporti. Scegliere un solo momento non è facile ma di certo il percorso intrapreso con il Presidente Massimiliano Monnanni è uno di quelli che amo di più: ci lega da tempo una profonda amicizia e stima professionale. Per me abbinare un’alta professionalità a progetti che concretamente aiutano persone in svantaggio è qualcosa che mi riempie il cuore. Ma anche le attività eventistiche e di comunicazione legate agli Studios, al fianco di un altro caro amico come Daniele Taddei, mi hanno dato tanto, a cominciare da una approfondita conoscenza del mondo del cineaudiovisivo. Un aspetto, quest’ultimo, che mi ha reso capace di costruire un ponte fra cinema, comunicazione e responsabilità sociale. E’ grazie a questo ponte che ho convinto Riccardo Starace, Presidente ed AD di Medica Group Holding e stakeholder di riferimento del Gruppo Sapio (socio di MGH), che mi ha voluto affidare la responsabilità della comunicazione e delle relazioni pubbliche del gruppo, a provare un diverso approccio per la comunicazione aziendale. Il nuovo, e coraggioso, approccio che ha portato alla realizzazione del progetto “Sogni”.
Come nasce l’idea del cortometraggio “Sogni”?
Con Riccardo, come dicevo, avevamo deciso di intraprendere una nuova modalità di fare comunicazione: quando Angelo Longoni mi ha sottoposto la sua idea abbiamo immediatamente capito che era il perfetto primo approccio a questa spinta innovativa che abbiamo impresso al nostro modo di comunicare. La ferma voluntas alle spalle di “Sogni” è infatti la stessa che è asse portante di Medica Group Holding: puntare solo al top, collaborando con i migliori nei loro settori, senza mai trascurare la cura della persona e la ferma volontà di fare sempre anche responsabilità sociale. In sostanza un’azienda moderna, nuova, che si occupa di salute mettendo al centro la cura della persona contestualmente a quella del paziente. Di “Sogni”, realizzato in partnership con un “monumento” del cinema italiano, Giorgio Chessari con la sua IIP, abbiamo personalmente curato ogni singolo aspetto: scelta del cast (Loretta Goggi in primis che a detta sua ha interpretato uno dei ruoli più intensi e belli della sua incredibile carriera) a Daniela Goggi alla giovane e brava Claudia Conte come il bellissimo cameo di un caro amico, e uomo di rara sensibilità, Francesco Montanari. Ma oltre al cast anche la scelta comunicativa: per esempio la partecipazione ai festival – dal Festival dei corti sociali Tulipani di Seta Nera alle Giornate del Cinema Lucano che ci ha visti al fianco di attori come Richard Gere o Elena Sofia Ricci passando per i premi al Festival del Cinema Italiano in Russia – come anche ad eventi tematici e quant’altro. Ad oggi “Sogni” è una scommessa in cui credevamo davvero solo io e Riccardo ma che abbiamo stravinto e che ci sta dando incredibili soddisfazioni. Molte altre ne arriveranno ma per ora non posso svelare nulla…
Attualmente a quali progetti ti stai dedicando?
Per quanto riguarda i miei progetti futuri, l’unico che mi sento di dire è anche l’unico che non dipende solo da me: allargare la famiglia con un altro cucciolo, a due campe però (ride, ndr). Sul fronte professionale c’è moltissimo in programma ma anche qui, per correttezza e serietà, non posso anticipare nulla. Anzi, una cosa voglio dirla: preparatevi a molte sorprese che spero saranno non solo qualitativamente di altissimo profilo ma anche di concreto aiuto per chi è meno fortunato.
Quali altri traguardi, in futuro, ti piacerebbe raggiungere?
Del futuro ho solo una certezza e cioè che il domani parte sempre dall’oggi: un passo davanti l’altro con coerenza, serietà e professionalità. Poi vedremo dove questi passi mi porteranno ma sono certo che, dovunque sarà, già il percorso per arrivarci è bellissimo.
1 comment
I miei complimenti per la tua “ svolta “ di vita e l’apprezzamento per le prospettive professionali che ne derivano. Hai colto le opportunità da momenti difficili uscendone alla grande, ma sopratutto ti sei impossessato della chiave che ti aprirà le porte del successo in qualunque frangente. Un abbraccio affettuoso Giancarlo