L’Italia ha lasciato mestamente gli Europei 2024. La squadra è da bocciare, nessuno escluso, salvo il portiere Gianluigi Donnarumma grazie alle sue indiscutibili capacità, tra parate stratosferiche e leadership che in campo si è palesata senza timore alcuno.
“Un punto di riferimento per tutti” secondo Giovanni Galli, ex portiere del Milan e campione del Mondo con l’Italia nel 1982, intervenuto oggi a “Melting Sport” su Radio Cusano Campus e in radiovisione su Cusano Italia TV (canale 122 del digitale terrestre).
“Sono sincero, per me il portiere è altro. Ma riconosco che abbia fatto un grande Europeo come figura e non come parate. Si vedeva che era un riferimento per gli altri in tutto e per tutto, poi lui ovviamente ci ha messo del suo” ha detto Galli, aggiungendo: “L’ho visto cresciuto tanto, anche se per me la figura del portiere è rappresentata da Vicario per quanto riguarda la bellezza. Il portiere deve essere elegante, lui è mastodontico, ma sta di fatto che è estremamente efficace e sono contento per lui“. Di una cosa è certo: “Si riparte da lui così come da Calafiori, che è stato tra i migliori, ma sul resto vanno fatte riflessioni“.
Per quanto riguarda il commissario tecnico dell’Italia, Luciano Spalletti, accusato di non aver dato un’identità precisa alla squadra, Galli ha le idee chiare: “Luciano lo conosco, è un fratello. Lui è un testardo, sono convinto che queste partite le rivedrà cento volte per correggere i difetti. Se gli verrà data l’opportunità di lavorare può far bene, ma deve capire una cosa: con l’Italia deve essere per forza di cose un selezionatore e non un allenatore“.
Per ascoltare l’intervista: https://www.radiocusanocampus.it/it/giovanni-galli-campione-del-mondo-82
(foto (Instagram)