Il 16 gennaio, durante la settimana della moda maschile, presso la storica casa museo Bagatti Valsecchi, situata all’interno del quadrilatero della moda milanese, Marco Castelli ha presentato la sua nuova collezione riuscendo a fondere la propria visione della vita con il proprio spirito artistico: per Marco Castelli, infatti, il mondo è un’opera d’arte da plasmare con il proprio stile.
In questo nuova era digitale in cui Instagram e i social “gridano” la supremazia di immagini che vendicano la tendenza assoluta attraverso la democrazia di un mezzo virtuale accessibile a tutti, lo stilista si è interrogato sui contenuti da trasmettere con la propria collezione mirando a esprimere l’importanza ed il significato di ogni individuo attraverso i suoi abiti. Oggi lo stile non è più solo apparenza: è il modo in cui le persone comunicano con il mondo, descrivendo il loro modo di vivere, la visione, i valori e le idee. Noi siamo anche ciò che indossiamo e gli abiti assurgono il concetto di simbolo di ciò che siamo.
La collezione è un eccellente esempio di estetica e una rara combinazione di modelli classici rielaborati con uno stile unico, grazie a tagli geometrici in materiali diversi, combinazioni di colori e texture. Di grande rilievo la versatilità dei capi che possono essere indossati in una vasta gamma di occasioni: dalla quotidianità alla mondanità luxury. Riscontrabile, a prima vista, è la qualità dei materiali prescelti con elementi decorativi e tecniche di stampa esclusive del marchio Marco Castelli. Per il marchio, inoltre, c’e stato anche il debutto per le calzature maschili: che si tratti di un modello formale o di una sneakers, la realizzazione artigianale e il design contemporaneo si fondono per armonizzarsi in modo perfetto con gli abiti proposti.
La cornice del museo è stata una giusta scelta per trasmettere l’importante messaggio di come l’arte italiana si misceli alla perfezione con la cultura. La collezione, esposta su manichini dedicati, è stata indossata da modelli che hanno attraversato le stanze museali e da un ospite speciale, il sommelier Andrea Amadei che, durante l’evento, ha dato agli ospiti l’opportunità di degustare gli Altalanga metodo classico delle storiche cantine “Contratto” ed il Nebbiolo delle Langhe de “La Spinetta”, da lui selezionati per l’occasione.
Una nota femminile è stata proposta dall’amica stilista Patrizia Russo attraverso il suo brand “Marinisa Bag“, noto per la realizzazione del modello “coffa”, una reinterpretazione della borsa siciliana, realizzata a mano con materiali naturali.
La serata ha trasmesso note di raffinatezza, lusso ed unicità ad ogni partecipante. Gli ospiti hanno potuto godere di una esperienza esclusiva perdendosi nella contemplazione degli abiti e degustando vini selezionati nell’atmosfera magica del museo. Un ringraziamento speciale ad “Album” per la direzione creativa delle luci. La direzione delle foto e video è stato realizzata da Acacia Studio. Fotografo Roberto D’Aloia, regia a cura di Nicola Rossi.