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Luigi Pelazza
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Luigi Pelazza: “Il mio nuovo programma al servizio di Madre Natura”

Al via dal 23 settembre, alle ore 15.35 su Rai2, “I 4 Elementi, la natura che parla”, docu-serie in 8 puntate prodotta da Showlab con protagonista Luigi Pelazza – volto storico de “Le Iene”

Un viaggio attraverso il nostro Paese, insieme ai ricercatori del CNR e ai reparti specializzati in tutela ambientale dell’Arma dei Carabinieri, per raccontare i drammi che la natura sta vivendo, ma anche le persone che lavorano per tutelarla.

Luigi, come nasce questo progetto televisivo?

In realtà è partito tutto grazie ad un’idea del mio produttore: mi ha chiamato proponendomi un programma che raccontasse la natura e i segnali che cerca di dare all’uomo. Ho accolto subito con entusiasmo il progetto, suggerendo il coinvolgimento del CNR. E poi escursioni, immersioni e arrampicate sono attività che pratico da sempre, quindi l’ho reputato subito un programma perfetto per me.

Quanto è importante in un periodo storico come quello che stiamo vivendo porre l’attenzione sulla natura e i segnali che ci manda?

Purtroppo accendiamo i riflettori su questa tematica con poca costanza e quando lo facciamo, il più delle volte, è troppo tardi. Sono convinto che non dobbiamo temere come nemico un’ipotetica terza guerra mondiale, un’esplosione nucleare o un atto terroristico. Bisogna porre molta attenzione a cosa ci dice la natura che ci lascia liberi di fare quello che vogliamo lanciando però degli ‘alert’: i virus. E’ provato scientificamente, per esempio, che nel sottosuolo dei ghiacciai esistono dei virus ibernati che non nuocciono ma che potrebbero diventare patogeni qualora il ghiaccio si sciolga.

Le Alpi, per esempio, corrono questo rischio…

Esatto. Gli scienziati del CNR hanno scoperto che nell’arco di cinquanta anni in tutto l’arco Alpino non rimarrà nemmeno un ghiacciaio. Ovviamente se ne sta già parlando ma qualsiasi decisione presa ora non salverà l’irreparabile.

Da dove nasce questo disinteresse secondo te?

E’ un problema fondamentalmente culturale: bisognerebbe educare i bambini, anche a scuola, sull’importanza della natura e sui comportamenti da mettere in atto per rispettarla. Anche gli accorgimenti più semplici possono fare la differenza. Prendiamo per esempio un oggetto indispensabile in questi mesi come la mascherina: insegniamo ai bambini a non gettarla per strada.

“I 4 Elementi, la natura che parla”, con Luigi Pelazza, è una produzione Showlab, realizzato in collaborazione con KIA, CNR e l’Arma dei Carabinieri.

La trasmissione avrà come ospiti speciali Mauro Corona e Piero Pelù: com’è stato il vostro incontro?

Non conoscevo personalmente nessuno dei due. Con Corona, che è un grande conoscitore della montagna, è nata una vera e propria amicizia: siamo stati quasi due giorni insieme. Avevo un pregiudizio su Pelù, gliel’ho anche confidato (ride, ndr): pensavo fosse un po’ sulle sue e invece è una delle persone più semplici che abbia conosciuto. Lo abbiamo raggiunto a Badolato e seguito durante un’attività che fa tutte le estati: pulire le spiagge.

Cosa pensi di Greta Thunberg?

Reputo fenomenale il modo in cui riesce a veicolare determinati messaggi soprattutto ai più giovani. Prima del lockdown era in prima linea contro l’uso della plastica, soprattutto per gli oggetti monouso: purtroppo l’emergenza Coronavirus ha innescato un’impennata dei rifiuti plastici.

Com’è stato il passaggio da “iena” a questo programma tutto tuo? Tornerai a rivestire quei panni?

“I 4 Elementi, la natura che parla” è una bellissima parentesi, soprattutto perché ho avuto la possibilità di fare nuove esperienze: l’ho scritto interamente, quindi ho avuto un confronto costante con gli scienziati che mi ha arricchito sotto ogni punto di vista. Tornerò a “Le Iene” il prossimo 6 ottobre, quando ricomincerà la nuova edizione, sempre su Italia1.

Un anno fa ci lasciava Nadia Toffa: che ricordi porti con te?

Porterò sempre con me l’immagine di una vera guerriera. Nadia ha combattuto fino alla fine insegnandoci tanto, soprattutto nei momenti in cui ha sofferto di più. Ogni “iena” ha sempre avuto il suo pubblico di riferimento: lei, invece, riusciva a coinvolgere tutti, di qualsiasi età. Ha lasciato un vuoto incolmabile, la ricorderemo per sempre.

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