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Manco Ristorante
FOOD

Manco, il nuovo spazio contemporaneo che sorprende con la tradizione della cucina laziale

Manco Ristorante nasce poco prima della scorsa estate, da quattro giovanissimi chef e un sogno che li ha sempre accomunati: aprire un ristorante tutto loro. Sono i fratelli Marco e Lorenzo Di PaoloDerscariu Cosmin Edoardo Ceccacci. Tutti giovanissimi ma con le idee chiare.

Fanno nascere così uno spazio in cui la tradizione laziale trova una sua chiave contemporanea che parte dal quartiere e raggiunge tutta Roma. È invece di adesso l’arrivo di una nuova guida tutta al femminile. Il gruppo infatti si è affidato alla collaborazione di Anastasia Paris, anche lei under 30 e con esperienze in cucina dall’Italia fino all’altra parte del mondo, a Melbourne, in Australia. “Il mio recentissimo ritorno a Roma è stata una scelta di puro istinto e cuore” confessa.

Ne è nata così una versione ancora più rinnovata di Manco, a partire dagli arredi con uno stile semplice ed essenziale che riesce senza sforzi ad accogliere e a donare calore all’ambiente interno con le sue 30 sedute ma anche al piccolo e grazioso dehors con 20 coperti. La credenza in legno e il pavimento in cotto irrompono in uno stile più contemporaneo con sedute nere e un bancone color turchese. È quest’ultimo che si presta al servizio bar e all’aperitivo, attivo tutti i giorni dalle 18:00 alle 20:00. Una formula fissa che prevede, oltre al costo della bevanda scelta, 3 portate food con un piccolo supplemento di 5 euro.

Il menu della cucina riflette poi le ambizioni del giovane team e affonda le sue radici nella ricerca approfondita e curiosa del territorio locale, Roma e dintorni. Ogni giorno la lavagna in sala è aggiornata con le proposte giornaliere di ricette stagionali oltre alla vasta scelta del menu alla carta: Coppa di maiale “Norcineria Cecchini”, Polpetta fritta di coda alla vaccinara con pecorino, Caciotta tiburtina in carrozza, Tagliolino “Bottega Gamberoni” al ragù di pecora, Tubetti “Monograno Felicetti” con verza, legumi e nocciole della Tuscia, Gnocco alla romana con ragù di coniglio alle erbette, Padellaccia di maiale alla viterbese (fatto con le parti meno nobili del maiale è uno dei capisaldi della tradizione gastronomica della zona di Viterbo), Abbacchio alla romana e puntarelle.

Un percorso che parte dal passato e attraversa il territorio laziale fino ad arrivare ai giorni nostri, preservandone sempre la sua vera identità che finisce per ritrovarsi anche nei dolci con la pasticceria secca: Tozzetti romani, Pangiallo, Pan del vescovo, selezione di amaretti e una carta dei dolci giornaliera secondo disponibilità ma che si rifà sempre alle tradizioni, come con la crostata ricotta e visciole o la torta di pane. Inscindibile dal format è la stretta collaborazione con le eccellenze locali che hanno tutte ruoli da protagoniste così come i piccoli produttori: Bottega GamberoniNorcineria Cecchini, nocciole e patate “Le Perle della Tuscia” (rinomate ormai anche all’estero), Caseificio La QuerciaFelicettiManco in tal senso è un indirizzo giovane sì ma che conosce e rispetta il passato riproponendo i sapori di un tempo, vestiti di modernità.

INFO:

Apertura da martedì al sabato (pranzo e cena), domenica a pranzo. 12:30 – 14:30/ 18:00 – 22:30
Via Adolfo Venturi, 14 – Roma
Tel. 3395694998

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