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Marcello Sangiorgi
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Marcello Sangiorgi: “Dietro le quinte do il meglio di me”

Quando studiava all’Università, nel tempo libero, frequentava gli uffici della Lm management, dove LM sta per Lele Mora. «Trovavo geniale Lele e il suo modo di organizzare, gestire, cambiare la vita di signori nessuno in divi della Tv e pensavo che un giorno mi sarebbe piaciuto diventare come lui».

Marcello Sangiorgi, emiliano di Imola classe, 1980, oggi è diventato come lui. Avvocato, si occupa proprio di management. Nella prima parte della sua vita, fino a quando aveva venticinque anni, si era dedicato esclusivamente allo sci: «Vivevo in montagna a Bardonecchia in uno ski college e ho girato l’Europa per le gare. Successivamente ho preso patentino da maestro di sci e di seguito quello da allenatore di primo e poi di secondo livello». Da grande, però, voleva lavorare dietro le quinte della Tv e in qualche modo ci è riuscito proprio grazie allo sport. «Nove anni fa iniziai con degli sportivi olimpionici. Promuovevo la loro immagine, giravo per le fiere di abbigliamento o altri generi per cercare loro sponsorizzazioni». Il passo verso la Tv è stato breve: «Ho iniziato a proporre personaggi alle produzioni Tv e ad oggi ho inserito più di 50 persone in televisione tra reality e programmi “dating” da puntate singole».

Marcello Sangiorgi e Lele Mora

C’è proprio il suo zampino dietro la partecipazione di Marco Mazzoli e Paolo Noise all’edizione in corso de L’Isola dei famosi. È il loro manager e lavorare con loro e per loro, per lui, è un sogno realizzato: «Con Mazzoli e Paolo Noise ho fatto un colpo che aspettavo da quando ero un ragazzino, Loro due sono fantastici, simpatici ed hanno un gran cuore. Quando passi tempo con loro stai sempre bene, è come vivere dentro il programma Lo zoo di 105: una gag continua! Sono i numeri uno della comunicazione per i giovani ma anche per gli adulti che non si prendono troppo sul serio, ogni azienda dovrebbe usarli per sponsorizzare i prodotti visto il loro seguito da record. Sono fiero di far parte della loro famiglia. Sì, è un sogno che avevo fin da bimbo quando andavo a Milano e passavo da Largo Donegani 1 sotto la sede di Radio 105 e sognavo, un giorno, di lavorarci». Mazzoli e Noise hanno parlato di lui proprio in Honduras a dimostrazione che la riconoscenza esiste.

In passato, nel 2017, in Honduras aveva mandato sia il chirurgo Giacomo Urtis sia la pornostar Malena. Uno dei due non ha dimostrato la stessa riconoscenza, nemmeno al ritorno in Italia. Cose che possono capitare. «Lavorare come manager dello spettacolo non annoia: è un’attività molto dinamica che si basa sulle conoscenze, sulla fiducia e sulla velocità. Ma un altro apsetto fondamentale è la pazienza perchè spesso anche grandi nomi o personaggi comunque validi accedono a determinati programmi anche dopo 3 o 4 tentativi. L’ingresso non sempre è immediato e per questo non bisogna mollare mai».

Non mancano le difficoltà oggettive, soprattutto nei rapporti: «Tutti i personaggi, dall’influencer di periferia che un migliaio di follower o quello che ha fatto una puntata a “Forum” come comparsa fino ad arrivare ai conduttori più famosi… Tutti si sentono tutti esseri umani superiori ai quali tutto e’ dovuto e spesso la responsabilità del “no” di una produzione per l’accesso ad un reality è attribuita al manager perché, secondo loro, “non ha abbastanza conoscenze e non può spingere abbastanza”. Per quanto mi riguarda, sono amico di quasi tutte “le porte di ingresso” di ogni produzione. Non a caso sto già lavorando ai prossimi casting di Pechino Express e del Grande Fratello, Vip o “nip” che sia»

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