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Marina Marchione: “Io Non Sono Nessuno è una denuncia ancora attuale”

Il 6 marzo è arrivato nelle sale Io Non Sono Nessuno, il film scritto e diretto da Geraldine Ottier che porta sul grande schermo la storia vera di Mariasilvia Spolato, insegnante, femminista e attivista LGBTQ+ negli anni ’70, perseguitata e costretta all’emarginazione per aver rivendicato i propri diritti. Un racconto di lotta, coraggio e resistenza, che ancora oggi risuona con drammatica attualità.

Tra i protagonisti Marina Marchione che interpreta Paola, un personaggio complesso e ribelle, specchio di un’epoca in cui la libertà personale e l’uguaglianza si scontravano con una società ancora ostile. Dopo l’esperienza ad Amici di Maria De Filippi, l’attrice ha costruito un percorso solido tra teatro e cinema d’autore.

Marina Marchione racconta a Zoom Magazine il suo legame con il ruolo, le emozioni vissute sul set e il messaggio che il film vuole trasmettere.

Marina, chi è Paola, il personaggio che interpreti in Io Non Sono Nessuno?
Paola non riesco a definirla un semplice personaggio raccontato… Paola è una dimensione, una donna ribelle, sensibile, a tratti ruvida, cresciuta in un Sud che le stava stretto e che le ha dato la consapevolezza di avere ben chiaro da cosa doveva fuggire per sentirsi realmente se stessa. Paola la porto dentro: l’ho attraversata, accolta, abbracciata, compresa e condivisa. Se fossi nata ai suoi tempi, probabilmente sarei stata come lei. Forse è per questo che, quando ho dovuto vestire i suoi panni, mi sono sentita me stessa.

Cosa ti ha colpito di più di questo ruolo e come ti sei preparata per interpretarlo?
Mi ha colpito la somiglianza con me, il fatto che fosse così vicina a ciò che sono, che respirassimo allo stesso modo. Ho sentito il suo profumo e riconosciuto la sua identità.

C’è stata una scena particolarmente complessa o intensa da girare? Come hai affrontato le difficoltà emotive o tecniche sul set?
Quando sono su un set come attrice – almeno per me – ogni scena è un piccolo traguardo ma anche una grande sfida. Se credi in ciò che dici e provi a renderlo reale, ogni cosa assume una sua emotività. Poi, certo, ci sono scene più dure da un punto di vista emotivo, ma esiste un modo per attingere a emozioni complesse: la pancia. Io la immagino come una cassettiera piena di ricordi da cui prendere un’emozione, usarla in scena, viverla e poi riporla, cercando di non farmi troppo male.

Com’è stato il tuo rapporto con la regista e il resto del cast?
Splendido. Con le mie colleghe e i miei colleghi c’era sintonia, e ho avuto l’opportunità di conoscere attrici e attori con cui tuttora mi vedo anche al di fuori del contesto lavorativo. Della regia posso dire solo cose belle. Conosco Geraldine da un po’ di anni ormai e adoro il suo stile. Abbiamo lavorato molto sul personaggio, insieme, cercando di capire come raccontare Paola attraverso la sua visione e la mia anima. È stato bellissimo. Ho sempre lavorato con lei sui personaggi, anche in altri progetti. Ci tiene molto a costruire i ruoli con gli attori, e per me è stato un onore poter vivere Paola e raccontarla secondo la sua visione registica. È stato un privilegio far parte di questo progetto.

C’è stato un momento speciale sul set che ricordi con particolare affetto?
È stato un viaggio bellissimo dall’inizio alla fine, ma la scena della manifestazione era così reale che mi ha fatto sentire catapultata negli anni ’50.

Io Non Sono Nessuno affronta tematiche profonde. Quale messaggio pensi che il film voglia trasmettere al pubblico?
Tutto ciò che racconta il film è di estrema attualità. È una denuncia che mostra come, nonostante il tempo passato, ci troviamo ancora di fronte a situazioni simili a quelle narrate nella storia di Mariasilvia. Spero che il film possa stimolare una riflessione e accrescere la sensibilità verso questi temi, spingendo le persone a voler cambiare ciò che non va. Ogni scena di questo film è un messaggio: per questo consiglio a tutti di vederlo.

Guardando al tuo percorso, in che modo questa esperienza ha contribuito alla tua crescita come attrice?
Tanto, sia a livello umano che professionale. Il cinema, poi, è sempre un bellissimo traguardo per un’attrice.

Hai scoperto nuovi lati di te stessa attraverso questo ruolo?
Sì… quando vivi un personaggio, è inevitabile scoprire qualcosa di nuovo su di te.

Cosa speri che gli spettatori provino vedendo il film?
Empatia, consapevolezza, e il desiderio, nel loro piccolo, di cambiare le cose che ancora oggi accadono. Attraverso le tematiche affrontate, possiamo interrogarci su chi siamo e su ciò che possiamo fare.

C’è un’emozione o una riflessione che vorresti che portassero con sé dopo la visione?
Cercare la propria Mariasilvia dovrebbe essere un dovere morale per tutti noi.

Dopo questa esperienza, hai già nuovi progetti in cantiere?
Tanti, ma sono super scaramantica, quindi non dico nulla… però a breve ci saranno tante belle novità, e non vedo l’ora di poterle svelare.

Guarda il trailer di Io Non Sono Nessuno:

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