Il suo nuovo film, “Amici per caso”, a pochi giorni dall’uscita nelle sale cinematografiche, è già un successo. Max Nardari, poliedrico regista, cantante e produttore, racconta il suo periodo d’oro a Zoom Magazine, svelandoci anche i suoi prossimi progetti.
Max, “Amici per caso” è nelle sale: che effetto ti fa?
Sono molto contento che il film sia finalmente uscito nelle sale cinematografiche in quanto per me è come un figlio: ne ho curato la scrittura, la regia, la produzione e addirittura la colonna sonora.
Ho lavorato ben 5 anni per mettere insieme questo progetto e sono molto contento delle ottime critiche che ho riscontrato da parte dei giornalisti. La Premiere a Roma al cinema Adriano è stata grandiosa, con 500 persone in sala tra giornalisti, addetti ai lavori e personaggi dello spettacolo e tutti hanno riso e si sono anche commossi durante la proiezione. Con la mia casa di produzione romana Reset Production ho realizzato fino ad ora 4 film, 12 cortometraggi, 50 videoclip, 4 documentari e questo è il mio quinto film.
Devo dire che lo considero un po’ uno spartiacque, un film più maturo degli altri, più vero nella recitazione. Tutto questo grazie anche a un bellissimo cast di attori giovani che ho messo insieme con la casting Cristiana Badiali. Filippo Tirabassi e Filippo Contri sono molto bravi e molto giusti per il ruolo dei protagonisti; al loro fianco ci sono Rocco Fasano e Beatrice Bruschi, molto noti fra i giovanissimi per la seguitissima serie “Skam”.
Nel film ci sono anche attori storici come la bravissima Marina Suma e Daniel Mac Vicar (Clark di “Beautiful”, ndr), inoltre sono riuscito a far partecipare al film anche Jean-Michel Byron, storico frontman dei Toto! Insomma un lavoro che si corona con la colonna sonora originale che ho firmato insieme a Matteo Passarelli che è composta da 26 brani distribuiti dalla Warner music Italy.
Qual è il messaggio che ti piacerebbe lanciare attraverso questo film?
Il messaggio principale del film è che la diversità può essere un arricchimento: ho voluto semplicemente raccontare la storia di due personaggi molto diversi fra loro che, per un equivoco, si ritrovano a dover affrontare le loro difficoltà, le loro paure, le loro insicurezze. Il loro incontro sarà fondamentale per cambiare le loro vite. Si parla nel film soprattutto di amicizia, ma “Amici per caso” è anche una commedia sentimentale in cui tutti si possono ritrovare, in quanto il nostro protagonista Pietro avrà bisogno poi dell’aiuto della coinquilino Omero per poter riconquistare la sua ex. Attraverso l’incontro con pietro anche Omero rivaluterà la sua relazione con Andy. Insomma questo film è un Buddy movie che se li rifà alle classiche commedie americane, ma forse un pó anche a quelle francesi. Non è la classica commedia italiana.
Il momento più divertente legato alle riprese?
Il momento più divertente è quello musical in cui ho raccontato le paure di un eterosessuale che si rende conto di convivere con un ragazzo gay e che va in panico. L’ho rappresentato con una scena musical di due minuti, un viaggio onirico nel suo incubo peggiore: tutti i suoi amici calciatori che tifano per la Roma si ritrovano a circondarlo cantando una canzone molto divertente dal titolo “Siamo gay” E lui sembra impazzire. Sebbene siamo nel 2024 il tema dell’omofobia è ancora presente; ho voluto raccontarlo con leggerezza e con ilarità proprio per arrivare a tutti, senza essere didascalico e senza farne un tema politico.
Per questo film sei anche tornato a cantare…
Sì, forse questa è la parte più spensierata in un progetto così complesso a livello produttivo. Ho voluto ritagliarmi un angolo tutto per me. Ho scritto in passato per Raf e per tanti altri artisti italiani, poi mi ero dedicato solo alla regia e per quanto riguarda la musica ai videoclip musicali di altri artisti.
Ho ricominciato a cantare da qualche anno anche per dimostrare a tutti che non è mai tardi. Il mio brano “I need You “ tre anni fa è entrato anche in classifica. Nel film lo abbiamo reinserito con un arrangiamento molto diverso, molto fresco, grazie alla bravura di Matteo Passarelli, un giovane e bravissimo compositore che merita un grande successo in quanto è molto veloce, aggiornato su quello che esce in tutto il mondo ed ha saputo sposare il suo gusto con il mio in maniera sapiente. Insieme abbiamo scritto i vari brani del disco che troverete su Spotify e altri stores e che vi invito ad ascoltare. Il disco si intitola appunto “Amici per caso” e sono 26 tracce, alcuni brani sono cantati da me con vari featuring: Azzena, un bravissimo cantautore che nel film ha dato la voce cantata a Rocco Fasano. Poi Marina Suma, attrice del film, che per la prima volta incide un disco, Clizia Fornasier, attrice poliedrica e infine un brano originale di Jean-Michel Byron dei Totò, scritto apposta per questo film. La colonna sonora è uno dei traguardi più grandi di questo film in quanto la Warner Music Italy ha creduto al film e a me e questo è un valore aggiunto che corona la mia carriera di artista musicale.
Progetti futuri?
Il prossimo progetto è un docufilm, sulla storia di mia madre, Rocchina Renea, la prima donna della Sacra Rota in Italia. Una donna che ha deciso di reinventarsi a sessant’anni andando contro un mondo in quegli anni prettamente maschilista che non dava spazio alle donne. Un esempio per tante donne, che non è mai tardi nella vita, e un esempio per me che mi trovo sempre a dover lottare contro tutti per arrivare al mio obiettivo. Mia madre mi ha insegnato che non bisogna arrendersi mai e che nella vita a volte è necessario fare il contrario di quello che ti dicono quando si crede fermamente in qualcosa. Io l’ho fatto in questo film andando a volte contro tutti. Per esempio in Italia si dice che è meglio non fare musical perché è un genere che non viene molto accolto dal pubblico e io ho sentito invece di inserire ben 3 scene musical all’interno del film. Per la prima volta ho deciso di comporre anche la colonna sonora del film e di tornare a cantare. Mi è stato consigliato di cantare in italiano perché in altre lingue è difficile trovare consenso dal pubblico, ma io ho scelto l’inglese perché a mio avviso era più adatto alla colonna sonora originale di questo film specifico. Tutto il disco è prevalentemente cantato quindi in lingua inglese. In Italia si tende a mettere come protagonisti sempre i soliti nomi e quindi di conseguenza ho scelto un cast originale fresco anche rischiando e mi sembra che la scelta alla fine abbia dato i suoi buoni frutti. La libertà non ha prezzo e io continuo a credere che l’essere indipendente da tutti sia la mia forza, nel bene e nel male.