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Michele Savoia
CINEMA INTERVISTE

‘Me contro te – Il film’, Michele Savoia: “Il mio Pongo, un cattivo poco credibile”

Dopo tanta gavetta questo inizio del 2020 rappresenta sicuramente un momento d’oro per la carriera del giovane attore pugliese Michele Savoia

Oltre a godersi il successo al cinema del film “Me contro Te – La vendetta del Signor S” (LEGGI ANCHE: Migliaia di fan all’anteprima del loro primo film), film che ha scalato velocemente la classifica del box office italiano e dove interpreta il ruolo di Pongo, l’assistente del terribile signor S, Michele è impegnato con una lunga tournée nei maggiori teatri d’Italia con “Kinky Boots“, tra gli spettacoli più apprezzati di Broadway, che in questi giorni sbarca al Teatro Brancaccio di Roma.

Lo abbiamo incontrato per farci raccontare questo momento così magico.

Michele, nel primo film dei “Me contro Te” interpreti un cattivo: come è stato vestire i suoi panni?

Direi più un cattivo dal cuore tenero (ride, ndr). Una sorta di soufflé del cinema! Scherzi a parte, è stato molto divertente prendere parte a questo film: innanzitutto perché è in stile cartoon e questo ci ha permesso di rompere delle convenzioni del cinema classico, permettendoci di giocare molto di più. Il mio personaggio, inoltre, l’ho amato da subito. Un cattivo al contempo buffo e goffo, quindi simpatico, che nel corso della storia farà un grande percorso. Proprio tutte queste sfaccettature caratteriali mi hanno permesso di spaziare in vari stili e vari mood attoriali.

Michele Savoia

Ti sei ispirato a qualche ‘villain’ famoso?

Ad essere sincero mi sono ispirato a dei modi di fare di alcuni miei amici di infanzia ma, soprattutto, alle signore di una certa età che sgridavano me e i miei amici quando, giocando per strada, urlavamo troppo. Pongo è buffo un po’ come quelle vicine di casa anziane che volevano essere cattive nel rimproverarci, ma risultavano involontariamente tanto divertenti proprio perché, in fondo, avevano un cuore tenero anche loro. A posteriori, però, se dovessi trovare delle somiglianze con dei villain famosi citerei due personaggi cartoon: Pongo è il perfetto mix tra Ursula e il cuore dolce di Olaf.

Com’è stato lavorare con Luì e Sofi?

Ho molta stima di Luì e Sofì. Sono davvero instancabili, una vera macchina da guerra. Sul set c’è stato un clima di grande collaborazione e creatività. L’obiettivo di tutti era fare un bel film, senza alcun tipo di egoismi personali. Loro sono stati disponibilissimi e ci siamo molto divertiti nel creare situazioni davvero divertenti. Dei fantastici leader di viaggio assieme al regista Gianluca Leuzzi e a tutta la ciurma degli attori – ad esempio Antonella Carone, alias Perfidia – e tutto lo staff tecnico.

Il film è un grande successo al botteghino, soprattutto grazie al pubblico dei più giovani: che reazioni hanno i bambini quando ti incontrano?

Per fortuna o sfortuna dei bimbi nella quotidianità, di solito, ho la barba molto folta e indosso gli occhiali, quindi non è semplice riconoscermi. Ma non appena qualcuno mi riconosce, di solito urla “Ma sei Pongo!” e lì sono travolto dall’affetto dei bambini per scattare qualche foto e fare autografi.

michele savoia

Come si parla con i bambini attraverso il piccolo o il grande schermo?

Si parla con semplicità e col cuore anche attraverso la recitazione. Nella finzione bisogna essere più veri del vero, perché i bambini riconoscono subito chi mente. Recitare per loro è giocare assieme a loro, come si gioca con un figlio, un fratello più piccolo, o come io gioco con le mie figliocce Sofia e Vittoria. I bimbi vogliono purezza, semplicità e sincerità.

Com’eri tu da piccolo?

Da piccolo ero davvero una peste, un “cattivius”. Sempre in movimento e sempre pronto a combinare marachelle. Non avevo trovato ancora la mia strada, il mio modo di esprimermi, che poi è arrivato con la scoperta del teatro. Ricordo che da piccolo ritagliavo e dipingevo le scatole delle scarpe per costruire dei piccoli teatri per burattini. Costruivo quinte, sipari e personaggi e passavo il pomeriggio ad inventare storie.

Hai fatto tanta gavetta, soprattutto in teatro: quali sono le tappe più importanti della tua carriera finora?

Ho iniziato da piccolo nel mio paese, a Fasano, prima con delle compagnie amatoriali e poi in una scuola di musical. Dopo il mio trasferimento a Roma, mi sono diplomato in recitazione alla Eutheca e da lì tantissima gavetta e duro lavoro. Ho avuto la fortuna di lavorare al fianco di grandissimi attori e registi del calibro di Enzo Iacchetti, Ornella Muti, Anna Mazzamauro, Enrico Lamanna, Maurizio Casagrande, Massimiliano Vado, Rosalia Porcaro e tanti altri, spaziando dalla prosa più classica al musical, da Shakespeare al teatro sperimentale, passando per la commedia e il teatro danza. Nel cinema ho iniziato con una figurazione in un film di Pieraccioni, per poi avere una piccola parte in “Nove lune e mezza” di Michela Andreozzi, grandissima donna e regista, che l’ottobre scorso mi ha voluto in un ruolo di comprimario nel film “Brave ragazze”, al fianco di Luca Argentero.

Progetti in cantiere?

Attualmente sono impegnato con la tournée nei maggiori teatri d’Italia di “Kinky Boots“, il musical di Cindy Lauper per la regia di Claudio Insegno. È uno spettacolo che celebra la vera amicizia: l’avevo visto a Londra e mi ero innamorato, ora ho la fortuna di far parte del cast italiano. Il mio ruolo è quello di Don: dal 23 al 26 gennaio siamo al Brancaccio di Roma.

 

2 comments

Domizia 1 Febbraio 2020 at 13:42

Adoro i me contro te ho film è bellissimo consiglio a tutto il team trote di vederlo ye ye nininini sofì è luì sono gli youtubers migliori

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Mariateresa 1 Febbraio 2020 at 13:49

Mia figlia Giulia di 5 anni è mia nipote Arianna di 9 anni sono andate a vedere il film assieme a me è ci è piaciuto davvero tanto abbiamo trovato anche un’amichetta di Giulia e di Arianna Adele di 10 anni è Laura di 4 anni è piacuto tanto anche a loro

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