C’è anche Francesco Totti, proprio nel giorno in cui la Roma festeggia il ventennale dello scudetto giallorosso tra i premi dei Nastri d’Argento per i documentari e cortometraggi dell’anno: lo ha avuto dai Giornalisti Cinematografici come protagonista dell’anno nell’attualità del ‘cinema del reale’ insieme al regista del film che racconta la sua vita, Mi chiamo Francesco Totti di Alex Infascelli. E alla Casa del Cinema per l’anteprima dei Nastri 2021 che saranno consegnati al Museo Maxxi martedì prossimo. Nastro d’Argento speciale per Jasmine Trinca premiata per il suo esordio alla regia con il documentario autobiografico Being my mom. Alessandro Rossellini, autore del film su una famiglia speciale come The Rossellini’s fino al miglior corto di animazione, Solitaire di Alessandro Natoli, al Nastro per Bataclan, miglior corto sul cinema del reale, di Emanuele Aldrovandi. Grande attenzione nei premi di quest’anno all’attualità. E dalla memoria, non solo della cronaca ma del cinema, alla premiazione hanno trovato spazio Il caso Braibanti migliore docufiction, di Carmen Guardina e Massimiliano Palmese e lo splendido ritratto di Alida Valli, nel centenario della nascita, Alida di Mimmo Verdesca.
Il Premio speciale per i 75 anni dei Nastri è andato a La Fellinette, mix di fiction e animazione nel piccolo film nato scritto e diretto da Francesca Fabbri Fellini: un omaggio al grande Federico, lo zio regista, e al suo mondo con un cast artistico e tecnico di talenti ma anche con la tenerezza di un ricordo, della nipote bambina, come proprio le sue matite colorate l’hanno disegnata sulla spiaggia invernale di Rimini che prende vita nella memoria di un sogno infantile. E un Premio speciale lo ritira Alessandro Haber “autore e protagonista dell’anno” con un ventaglio tra i corti che hanno più interpretato l’attualità dei giorni difficili che stiamo ancora vivendo.
Significativi i premi con i quali il Direttivo Nazionale del Sngci, che assegna i Nastri, ha deciso di sottolineare l’importanza del ‘cinema del reale’ in un’edizione dedicata quest’anno alla memoria di Cecilia Mangini, per cui parla ancora una volta il suo straordinario lavoro nell’ultimo documentario – in ‘cinquina’ – realizzato con Paolo Pisanelli: Due scatole dimenticate, grande lavoro di memoria fotografica sul Vietnam. Il Direttivo del Sindacato ha voluto inoltre sottolineare la qualità e l’importanza di due titoli, fuori selezione, nati per lo schermo televisivo: SanPa – Luci e tenebre di San Patrignano di Cosima Spender, serie originale Netflix realizzata da un gruppo produttivo e rappresentato con la regista alla premiazione romana da Andrea Romeo, e Nicola Allieta e Edizione Straordinaria di Walter Veltroni, proposto da Rai Cultura con il materiale di Rai Teche. Due opere che rappresentano un valore aggiunto al miglior giornalismo d’inchiesta come a quello televisivo: percorsi della memoria con cui si può rileggere – nel racconto di una stagione controversa come nelle ‘aperture’ sulla grande cronaca nazionale – la Storia del Paese. Il Sngci lancia, inoltre, da quest’anno, segnalando Punta Sacra di Francesca Mazzoleni – viaggio d’autore alla foce del Tevere dove ancora è vivo il ricordo di Pier Paolo Pasolini – la prima edizione del Premio Valentina Pedicini che nasce per valorizzare sempre di più nel cinema del reale, lo sguardo di una nuova generazione di autrici e autori, in collaborazione con la Sede di Palermo dedicata al Documentario del Centro Sperimentale di Cinematografia diretta da Costanza Quatriglio a Roma per premiare la regista vincitrice.
Premi anche per i giovani studenti di cinema: Pizza panic, degli allievi della Scuola Nazionale di Cinema, Centro Sperimentale di Cinematografia, è la sceneggiatura vincitrice della seconda edizione del Premio Claudio Nobis 2021, promosso in collaborazione con il Sngci e dedicato agli studenti di cinema. Il Premio, deciso dalla Giuria dei Giornalisti Cinematografici Italiani (Sngci), consiste in una ‘borsa’ di cinquemila euro messa a disposizione dalla Fondazione Claudio Nobis, quattromila dei quali destinati alla Scuola (finalizzati alla produzione del corto) e mille di rimborso diretto agli autori, Leonardo Malaguti e Luca Murri Fabiano che firmano una sceneggiatura premiata dalla Giuria “per l’audacia della trama che si muove volutamente tra nonsense e grottesco, uscendo dagli schemi della convenzionalità”.
La sceneggiatura di Pizza Panic, una commedia all’insegna dell’humour nero è stata selezionata tra gli oltre quaranta progetti inviati dagli studenti di undici Scuole di Cinema, dalle grandi Accademie ad alcuni Istituti e scuole pubbliche e private di diverse città italiane e scelta in una ‘cinquina’ finalista della quale fanno parte, con Pizza Panic, Bonzo, un progetto di animazione di Simone Sarnataro, Laura De Luca ed Helma Nocera, presentato dalla Scuola di sceneggiatura Leo Benvenuti dell’Anac (Roma), Laguna Hotel di Elena d’Ugo (Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté, Roma), Una pistola per due di Giorgia Nicastro e Marica Vasarri dell’Accademia del Cinema Renoir (Roma) e 1×2 di Francesca Cassanelli (IULM-Milano).
Una menzione speciale della Giuria, consegnata da Giovanna Pugliese, presente per la Regione Lazio, va a To bully or not to bully di Alessandro Dell’Aguzzo dell’Istituto Rossellini (Roma), il più giovane concorrente di quest’edizione del Premio premiato per una sceneggiatura che “affronta temi centrali nel mondo degli adolescenti: il bullismo, la difficoltà di convivere con un’immagine che diventa un bersaglio fino al rifugio nel mondo virtuale dei videogiochi, non sempre un terreno di alienazione dalla realtà”.
I Corti d’Argento segnalano insieme ai vincitori dei Nastri 2021 il cortometraggio vincitore del contest green dedicato ad aspiranti filmmaker sul tema della sostenibilità, un’iniziativa promossa da Smart che ha invitato a produrre un corto di massimo 3 minuti sul tema della mobilità sostenibile, tema sul quale il Sngci ha aderito in giuria. A guadagnarsi un posto in prima fila accanto ai professionisti del corto al termine della ‘call to action’, condivisa dal Giornalisti Cinematografici durante i mesi dei lockdown vissuti in Italia è stato Daniele Vergaro, autore del corto Non torneremo alla normalità perché la normalità era il problema.