Dopo il grande successo del libro Come me non c’è nessuno – giunto alla 9° edizione e vincitore del Premio speciale “Amici del Premio Elsa Morante” – l’avvocato napoletano Anton Emilio Krogh torna in libreria con un nuovo romanzo dal titolo Non si può fermare l’estate (Mursia Editore).
La vita come un’estate infinita, stagione del cambiamento e della rinascita ma anche della leggerezza: è questo il nucleo sul quale ruota la trama del romanzo che vede come protagonisti Carlo, Ferdinando e Luca, diversi tra loro eppure uniti da un’amicizia indissolubile nata sui banchi del liceo dopo le notti magiche del 1990, l’anno dei Mondiali. Luca è quello “strano” che si veste in modo bizzarro e che preferisce la compagnia dei ragazzi; Carlo è quello che “tutti vorrebbero essere”, Ferdinando, spettatore spaventato della vita, seduto all’ultimo banco vorrebbe solo essere “invisibile”: tra i tre ragazzi scatta l’alchimia dell’amicizia, quella granitica della giovinezza che li difende come uno scudo mentre definiscono le loro identità e decidono il loro futuro. Un futuro che, alle soglie dei quarant’anni, improvvisamente si ritrovano addosso come un vestito troppo stretto. Che fare allora?
L’estate è arrivata, è l’occasione per allontanarsi e partire. Napoli, Cuba, Mykonos e l’incanto di scoprire che si può tornare a essere leggeri come a vent’anni, con la stessa voglia di rischiare e rimettersi in gioco. “Essere leggeri per abbandonarci a correnti ascensionali che non importa dove conducano” fa dire Krogh a uno dei suoi personaggi. Ed è il senso di Non si può fermare l’estate, una storia che “canta” il potere salvifico della leggerezza e dell’amicizia e celebra la rivincita delle “cicale”, di chi coglie il presente senza preoccuparsi di quello che sarà. La vita è qui, adesso, dice Krogh attraverso i tre amici che affrontano la vita al grido dumasiano di “uno per tutti, tutti per uno” e scoprono così che la felicità è una scelta, da fare a cuor leggero e magari a passo di danza.