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Premio Alberoandronico
FESTIVAL e RASSEGNE

Premio Alberoandronico, Pino Acquafredda: “La qualità ha premiato la XIII edizione”

Tra entusiasmo e consensi generali lo scorso 23 settembre si è svolta a Roma, nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, la XIII edizione del prestigioso Premio nazionale Alberoandronico. Per la prima volta, però, la manifestazione non è avvenuta come di consueto in una Sala strapiena bensì con pochi presenti a causa delle regole sul distanziamento, “rafforzata” però della diretta in streaming. Una “telefesta” dovuta alle restrizioni imposte dalle norme di sicurezza contro il Covid19 che ha dato la possibilità a tantissimi utenti, in tutto il mondo, di seguire l’evento che ormai è diventato un “classico” dell’arte e della cultura nella Capitale.

Patrocinato da Roma Capitale, Città metropolitana di Roma Capitale e Consiglio Regionale del Lazio, il Premio Alberoandronico ha raggiunto negli anni un alto profilo internazionale e intergenerazionale ed ha avuto il merito di “ospitare” concorrenti provenienti da Europa (Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Svizzera, Ucraina),  Africa (Egitto), Asia (Cina, Palestina e Russia), America (Brasile e Stati Uniti), Oceania (Australia).

Un vanto per l’Associazione culturale, sociale e sportiva Alberoandronico, che vede nel Premio forse la sua più nota espressione, con sezioni che vanno dalla fotografia alla poesia, ai racconti a libri inediti ed editi, testi per una canzone, video musicali, pittura, cortometraggi. Ne abbiamo parlato con Pino Acquafredda, Presidente dell’Associazione Alberoandronico, con il quale abbiamo scambiato opinioni circa il grande successo ottenuto dalla XIII edizione, con un grande interesse per la prossima, il cui bando è giusto scaduto lo scorso 30 settembre e sul quale si sta già alacremente lavorando.

Il Premio Alberoandronico di anno in anno si è andato sviluppando conquistando una platea sempre maggiore…

La nostra manifestazione è cresciuta in quantità ma soprattutto nella qualità delle opere proposte. Quest’anno, poi, abbiamo avuto anche una cerimonia che si è svolta in modo particolare: da una festa abbiamo avuto una “telefesta” perchè i concorrenti e i premiati erano in streaming sul canale youtube di Alberoandronico. Tra l’altro abbiamo avuto un piccolo problema di audio che non ha permesso ai collegati di ascoltare al meglio quello si diceva in Campidoglio, nella Sala Protomoteca che è il luogo, lo spazio dove tutti gli anni abbiamo svolto la nostra manifestazione. Contiamo l’anno prossimo di tornare ad avere la Sala piena con la presenza di tutti perchè dare un riconoscimento, una coppa, stringere la mano ai concorrenti è comunque bello ed energetico.

Parlando dello streaming della manifestazione dello scorso 23 settembre, i numeri di chi si è collegato sono stati più che lusinghieri…

Sì, per il collegamento abbiamo registrato numeri altissimi, significa che oltre agli autori selezionati si sono collegati anche amici, parenti, persone che magari vorranno anche loro partecipare in futuro, persone che forse per caso hanno saputo della nostra manifestazione hanno voluto essere dei nostri, seppur da lontano. Sono stati tantissimi e la cosa bella è che i collegamenti sono avvenuti da ogni parte del mondo.

Per la prossima edizione del Premio Alberoandronico, hai in serbo qualche novità?

Per quanto riguarda l’articolazione no, perché il bando della XIV edizione riproduce esattamente quello dell’edizione precedente oramai collaudata. Ma stiamo già lavorando per la prossima premiazione con ospiti d’eccezione ed altre sorprese, come quella della Cerimonia di qualche giorno fa con la presenza di concorrenti appartenenti all’Arma dei Carabinieri. Emozionante avere in Campidoglio e premiare Fabio Tassinari, Comandante della Fanfara a cavallo dei Carabinieri e Antonio Moretti, entrambi musicologi e direttori d’orchestra che, insieme a Stefano De Carolis, anche lui dell’Arma, hanno musicato un antico pizzino dal singolare titolo “Amelia la disgraziata”. E’ stato un momento coinvolgente ed altri ne avremo nella prossima edizione.

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