Il cantante e autore milanese Simone Frulio, classe 1997, si è appena laureato a pieni voti. E’ un ottobre molto “caldo” per lui. Venerdì 18, infatti, esce il suo nuovo singolo “Sguardi” che anticipa l’uscita del disco “Battito di mano” previsto per il prossimo 15 novembre.
Simone, nonostante i suoi vent’anni, ha all’attivo una carriera di tutto rispetto passata attraverso tre edizioni di “Io Canto” con Gerry Scotti e X Factor 7 nella squadra di Simona Ventura. Oggi parte per un nuovo emozionante viaggio artistico e lo fa con “Sguardi” di Paolo Paltrinieri. Una canzone che avrebbe dovuto incidere Alex Baroni. “Un regalo – dice Simone – prezioso per me, consapevole di cosa rappresenti per Paolo; sono onorato di poter dare voce a un brano così emozionante”.
Si preannuncia un ottobre ricco di soddisfazioni per te: la laurea con 110 e lode e l’uscita del nuovo singolo. Qual è stato il tuo percorso fino a qui ?
Arrivo alla fine di un percorso per me anche un po’ inaspettato che, di fatto, mi proietta in un altro affascinante viaggio. Al termine del liceo ero abbastanza confuso e indeciso sul da farsi, al punto di iscrivermi in zona Cesarini, in altre parole l’ultimo giorno utile. L’Università si è rivelata un luogo importante che mi ha fatto capire di aver trovato il posto giusto per me e, forse per la prima volta, mi ha fatto sentire grande. In questi anni ho avuto modo di capire quale fosse la mia direzione, guardando al mio futuro nella giusta prospettiva. In questa stagione sono felice di quanto concluso ed emozionato per quanto mi aspetta: un nuovo percorso di studi e il disco.
In che modo hai scelto il singolo che anticipa il nuovo disco?
Quando Paolo Paltrinieri mi ha inviato una serie di brani da ascoltare, senza sapere chi fossero gli autori, ne ho scelti tre. Tra tutti, questo pezzo mi ha colpito da subito e, solo successivamente, ho saputo che era scritto proprio da Paolo e quale fosse la sua storia. “Sguardi” è stato composto nel 1996 ed è rimasto in un cassetto fino a quando Alex Baroni non se ne innamora chiedendo all’amico Paltrinieri di poterla incidere. Non era destino: oggi rappresenta per me un regalo importante da parte di Paolo e la scelta di pubblicarla in anteprima al disco rappresenta una “scelta di cuore”. Mi è sembrata la più giusta: una ciliegina sulla torta, cara a tutti noi che abbiamo lavorato a questo progetto.
Qual è il filo che lega tutti i brani del disco “Battito di mano”, in uscita il 15 novembre?
Questo disco è uno “storytelling” del percorso fatto fino a qui: una serie di brani con i quali mi racconto, attraverso i sentimenti e le loro molteplici sfumature, con un linguaggio semplice e schietto che mi contraddistingue e appartiene alla mia generazione. Un bel mix di cantato-parlato e poesie che hanno trovato la loro musica. Un lavoro di squadra, fatto con Paolo Paltrinieri, che ha saputo ascoltarmi e rendere al meglio quelle che erano le mie modalità espressive. Un rapporto, il nostro, di fiducia e stima reciproca.
Questo per te è l’inizio di un nuovo percorso e un emozionante viaggio. Nel preparare il tuo bagaglio, cosa metterai in valigia?
Metterò la voglia e l’entusiasmo che non dovrebbero mai mancare, insieme alla passione che mi ha guidato fino a qui. Questa mi ha fatto da faro, anche quando probabilmente ero troppo giovane per rendermene conto. Le esperienze fatte e l’educazione ricevuta sono parte integrante di questo mio bagaglio insieme ai ricordi più preziosi. Oggi sono consapevole di intraprendere un nuovo viaggio artistico e di vita: metto anche un po’ di leggerezza, indosso il mio sorriso e… via!
Quali sono le tue aspettative e i tuoi sogni?
I miei sogni sono tanti ma sono consapevole che, per realizzarli, saranno necessari impegno e determinazione. Sto con i piedi per terra ma ho gli occhi puntati al futuro: il mio viaggio è cominciato.