Tratto dallo spettacolo teatrale firmato da Florian Zeller, il 18 ottobre debutta al cinema “Sogno di una notte di mezza età”.
Alla sua quarta esperienza come regista, Daniel Auteuil torna al cinema con “Sogno di una notte di mezza età” commedia francese in cui è lo stesso Auteuil ad interpretare, insieme a Gérard Depardieu, il ruolo del protagonista. A bilanciare perfettamente la componente maschile della storia ci pensano Adriana Ugarte, nel ruolo di Emma, e Sandrine Kiberlain, nei panni di Isabelle. Una commedia sulle incertezze, romantica e allo stesso tempo divertente e intricata. E’ il cinema, che celebra l’importanza del sogno, dell’evasione dalla realtà.
“Sogno di una notte di mezza età” ci riporta nella pittoresca Parigi della commedia francese. Siamo a tavola con due coppie, del buon cibo e tanto imbarazzo.
Auteuil e Depardieu, rispettivamente Daniel e Patrick nel film, si conoscono da una vita. Daniel è vent’anni che vive accanto alla moglie Isabelle, mentre Patrick ha chiuso la sua storia con la moglie lasciandosi andare ad un amore giovane e passionale, quello per l’aspirante attrice e bellissima Emma. Quando arriva il momento di presentarla ai suoi amici di vecchia data ad una cena, non tutto andrà nel verso giusto e Daniel per una sera viaggerà lontano con la sua mente dove non aveva mai osato fantasticare.
Siamo di fronte ad un film fatto di equilibri. Quelli dell’età di mezzo, quelli del matrimonio, quelli della beata gioventù. “Sogno di una notte di mezza età” è il momento ideale per riflettere sui valori della vita, quelli con la A maiuscola: amore e amicizia.
Auteuil da vita, in modo elegante e incredibilmente francese, ad un gioco di sguardi, di silenzi e di complicità. Il suo è un film che celebra la debolezza dell’essere umano, trasformandola in risata e accettazione di sé. “Sogno di una notte di mezza età” è il connubio perfetto tra l’eleganza e lo charme di due icone del cinema francese, così presenti sulla scena e allo stesso tempo così leggere nel loro scambio di battute. Ma c’è anche tanta bellezza, quella del corpo della donna, che si fa desiderio e rifugio.
“Là dove alcuni pensano che le storie d’amore sono finte e grottesche, io mi appassiono e mi animo per tutto ciò che crea la stabilità di coppia. Amo ritrovare l’intelligenza delle donne nel saper gestire le nostre incapacità” (Daniel Auteuil)
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