Chi l’ha detto che in Italia lo sport fa rima soltanto con il calcio? Lo dimostra il successo immediato di Sport2u, una piattaforma web raggiungibile al sito www.sport2u.tv dedicata agli sport ingiustamente considerati “minori”.
Zoom Magazine ha incontrato Franco Culcasi, responsabile operativo di Sport2u che ci racconta com’è nato questo progetto e quali sono i suoi obiettivi.
Franco, come nasce il progetto Sport2u?
Il progetto Sport2u nasce da un grandissimo amore per gli sport considerati “minori” e dalla volontà di ex atleti di questi sport che non accettano di non essere in tv, di non poter interessare agli sponsor oppure di sentirsi dire: “Il vostro sport è bellissimo, ma perché lì non ci siete anche voi?“. Ecco, da tutto questo nasce la nuova piattaforma orizzontale per questi sport.
Quali sono i suoi obiettivi?
Confermare una sensazione che poi è stata convalidata anche dalle ricerche di mercato: ovvero che esiste un mercato enorme per quegli sport che prima d’ora non avevamo mai potuto vedere, per esempio, da casa.
A chi si rivolge?
Come utenza, a tutti quegli sport che cercano una emittente per crescere, non per fare streaming. Come clientela, a tutti gli sportivi veri che vorrebbero vedere sport differenti che non trovano spazio nei vari palinsesti televisivi.
Quali sono le prime iniziative in atto?
Cito alcune delle prime iniziative: il Bassano Hockey di A1, il Criterium di ciclismo, la Fina swiming championship series, l’International Roller Cup di pattinaggio artistico a rotelle, e tante altre che annunceremo a breve.
Perché guardare Sport2u?
Guardare Sport2u per capire che lo sport è una gamma infinita di discipline, un po’ come i colori dell’arcobaleno e che forse, per la prima volta, potremo vederli non solo per 15 giorni e non solo ogni 4 anni, ma tutti i giorni comodamente dal salotto di casa nostra.