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Università IULM di Milano: inaugurazione del 50° Anno Accademico
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Università IULM di Milano: inaugurazione del 50° Anno Accademico

Il 27 febbraio è stato aperto ufficialmente l’Anno Accademico dell’Università IULM di Milano che, come ha ricordato nel suo discorso il Presidente del Consiglio di Amministrazione, professor Giovanni Puglisi, il prossimo 20 marzo compirà cinquant’anni. La data della pubblicazione della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana è il 20 marzo 1969.

iulm milanoLa cerimonia di inaugurazione si è svolta alla presenza del Presidente della Repubblica, che ha rivolto un saluto al Rettore Gianni Canova, agli studenti, ai docenti e a tutto il personale dell’Ateneo milanese, chiedendo che il Paese guardi a se stesso nel lungo periodo. L’invito del Capo dello Stato consiste nel non essere prigionieri del presente e guardare avanti: si è riallacciato a un riferimento citato dal Rettore della IULM tratto da Confucio: “se pensi in termini di secoli, insegna”. “Io non aspiro a che il nostro Paese ragioni in termini di secoli; sarebbe ampiamente sufficiente, e sarei pienamente soddisfatto, se si ragionasse in termini di decenni, con una capacità di essere pronti per affrontare il futuro, per progettarlo”, ha dichiarato il Presidente della Repubblica.

Sapere e saper progettare il futuro. È su questi pilastri che si fonda l’insegnamento alla IULM, che negli ultimi dieci anni è l’Università lombarda che è cresciuta di più, non solo in termini quantitativi, ma anche qualitativi e reputazionali. “I laureati IULM – ha ricordato il Rettore, professor Gianni Canovatrovano lavoro in percentuali che superano tra il 10 e il 20% la media nazionale, affermandosi soprattutto nel campo delle professioni creative e organizzative che hanno a che fare con la comunicazione, con i suoi linguaggi e con le sue strategie”.

Sono stati più d’uno, oltre al saluto del Capo dello Stato, i momenti toccanti della cerimonia, come quando il Rettore Canova ha mostrato delle immagini del film che alcuni studenti della IULM stanno girando in questi giorni a Scampia, vicino a Napoli. Nell’Auditorium di IULM 6 è risuonata la voce dell’attore e regista Marco D’Amore che ha accompagnato la docu-fiaba ispirata alle Metamorfosi di Ovidio, tradotte in napoletano arcaico. “L’idea che abbiamo in mente – ha detto Canovaè quella di un’Università che metta in movimento le menti e i corpi dei suoi studenti, che metta in cortocircuito Milano e Scampia, Ovidio con il cinema, il latino con il napoletano. Un’Università che usa i classici per leggere il presente. Se il presente non si affronta con gli strumenti cognitivi, ermeneutici ed emotivi che la nostra tradizione culturale ci ha consegnato, rischia di risultare indecifrabile e di precipitare nel caos”.

L’inaugurazione del 50° Anno Accademico della IULM è stata l’occasione per conferire il Diploma ad honorem in Arti del Racconto al professor Roberto Vecchioni, che poi ha interpretato L’Infinito, canzone tratta dal suo ultimo album omonimo e ispirata alla celebre poesia di Giacomo Leopardi. Il cantautore ha tenuto una prolusione importante sui temi della cultura come dialogo e come riscoperta delle nostre radici: “Diamo valore al tempo dilatato, quello del no profit, quello della paura e della gioia di sbagliare. Non dell’avere, ma del poter avere”, ha detto Vecchioni. 

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Il Rettore Gianni Canova ha poi letto la motivazione del Master honoris causa: “Quella di Roberto Vecchioni è una carriera poetico-musicale che dura da più di mezzo secolo. La sua attività, armonizzando valori lirici e valori narrativi, è stata coerente con le caratteristiche più nobili della canzone d’autore italiana. A suo agio sia nella canzone-canzone, sia nel concept album, sia nelle forme lunghe, ballatistiche, la sua produzione delinea una modernissima figura di intellettuale al tempo stesso colto e popolare. Roberto Vecchioni non solo ha raccontato mezzo secolo di vita italiana, ma ha saputo riconciliare le sonorità popolari della canzone con le remote origini orali della poesia. Inoltre, ultimo ma non ultimo, nonostante lo straordinario successo professionale, per trent’anni Vecchioni non ha mai abbandonato la sua cattedra di insegnante al Liceo Beccaria di Milano, alimentando la nostra speranza che studiare, insegnare, narrare e cantare possano essere una cosa sola”.

Il professor Puglisi ha ricordato la recente Laurea ad honorem conferita alla celebre filosofa franco-bulgara Julia Kristeva, che ha tenuto la lectio magistralis Esiste la cultura europea. In quell’occasione “Julia Kristeva – ha ricordato il Presidente del Consiglio di Amministrazioneha chiesto di costruire insieme un Laboratorio di idee concrete, un ponte scientifico-culturale Parigi-Milano per aiutare questo percorso di coscienza e di cultura. Con convinzione e passione abbiamo detto di sì”.

Anche la rappresentante degli studenti in Senato Accademico, dottoressa Martina Bosin, ha portato i saluti in Auditorium, e nel suo breve intervento ha ricordato come l’Università IULM per uno studente, negli anni di studio, diventi sinonimo di casa e di crescita.

Non va poi dimenticato che l’Ateneo è formazione e ricerca, ma la IULM sottolinea il suo sempre più profuso impegno nell’ambito della Terza Missione con l’offerta di una rassegna teatrale in quattro serate in una zona periferica della città, quella della Barona in Zona 6. Con spettacoli teatrali aperti a tutti, gratuiti e di alto livello si restituiscono servizi e cultura alla società.

(photo credit IULM Communication)