Talentuoso illustratore, fin da bambino Valentino Spadoni dimostra le sue doti artistiche che lo hanno portato ben presto ad iniziare la sua attività di vignettista tv per “Alle falde del Kilimangiaro” su Rai3 e, successivamente, “Animali & animali” e “C’è spazio” su TV2000. Ma non solo: da anni Valentino fa parte della grande famiglia di Zelig, come metà della coppia di cabaret Spadoni&Paniccia, partecipando a programmi come “Zelig Time” e “Tu sì que vales”. Con la sua compagna Viviana Pierdominici, inoltre, durante il lockdown ha dato vita ad una “sitcom” sulla vita di coppia, “TRUU Love”, che non poteva non conquistare il mondo del web.
Valentino Spadoni si racconta a Zoom Magazine.
Valentino, quali sono le tappe del tuo percorso professionale di cui vai maggiormente fiero?
Non dimenticherò mai il momento in cui fui selezionato per fare il vignettista a “Alle falde del
Kilimangiaro”. Sono proprio le esperienze televisive quelle che mi hanno dato
maggiori soddisfazioni per quanto riguarda il disegno. Questo perché io amo lavorare a contatto
con le persone. Disegno per natura ma illustrare è troppo spesso un’attività da svolgere in
solitaria, a casa, rinchiusi nello studio. Lavorando come vignettista anche per “Animali&Animali” e
“C’è Spazio” su Tv2000 ho potuto felicemente coniugare vari aspetti che mi piacciono: il dover
creare rapidamente vignette al lavoro di gruppo. Non ultimi la mia curiosità, trattando quei
programmi temi estremamente distanti, alla voglia di essere sotto i riflettori e parlare.
Il progetto lavorativo a cui tieni maggiormente in questo momento?
Ho realizzato un concept per un format animato per bambini a cui tengo molto. Si chiama
“McEight il pinguino”, è ancora in cerca di un produttore, ma intanto mi ha permesso di vincere a
novembre scorso il 3° premio per le nuove proposte al Festival dell’animazione “Cartoons on the
bay 2021” organizzato da Rai e disponibile tuttora su RaiPlay. Intanto sto lavorando per
materializzare un format di intrattenimento (non animato) per il web che unisca le mie esperienze
di disegnatore e comico: cosa non facile, considerando la spropositata mole di prodotti caricati
ogni giorno, ma è un’idea a cui sto pensando da molto. Per adesso ovviamente non dico altro! Nel frattempo con gioia posso rivelarvi che grazie al Gruppo Albatros, è prossima l’uscita di un
libro di favole già precedentemente edito a sostegno del progetto “Adotta un angelo“. Il libro si
chiama “Duruluntutù”, nome onomatopeico del trenino protagonista della favola principale. Ci
tengo a dire che l’autore delle favole che ho avuto il piacere di illustrare è mio padre, mentre
l’autore della prefazione è Paolo Bonolis.
Quali sono le più grandi soddisfazioni che hai avuto?
Ho avuto la fortuna di esibirmi allo Zelig di Milano come coppia Spadoni&Paniccia. Ovviamente
eravamo già passati per lo Zelig Lab di Roma ma lì era un’altra cosa. Sembra scontato, ma
sapevamo che praticamente tutti i grandi sono passati di lì e che fosse giusto rendere onore al
quel luogo sacro. I nostri pezzi sono andati bene e il calore del pubblico ce lo ha confermato. Tra
l’altro, da pochi giorni le puntate di “Zelig Time” a cui abbiamo partecipato sono disponibili sulla
piattaforma Amazon Prime!
Com’è cambiata la tua vita da quando hai realizzato i tuoi obiettivi?
Una svolta vera e propria non l’ho mai vissuta, ma credo sia pretendere troppo in questi anni di
grandi cambiamenti sociali e tecnologici. Tutto è molto fluido e in continua evoluzione. Io vivo
costantemente creandomi nuovi obiettivi e sfide da porre un po’ più in là. La mia è una ricerca
continua!
Qual è la tua ricetta per affrontare i momenti più complicati?
Come tutti spero che le cose vadano sempre lisce e per il meglio, ma come tutti so che il più delle
volte non è così. D’altra parte è proprio nei mestieri artistici che c’è più bisogno di crearsi le
occasioni, quindi non c’è tempo per abbattersi. Inoltre io ho la tendenza a portare avanti più
percorsi e a non concentrare le mie energie, il che rende le cose più difficili. Ho scoperto che la
maniera migliore per superare i momenti di incertezza è fare. Disegnare, scrivere, girare video
ecc… Il che unisce il fidarsi dei propri progetti al non lasciare spazio a altri pensieri se non quelli
utili. Tenere la mente occupata a creare è il modo migliore per far tornare in fretta l’entusiasmo.
Progetti per il futuro?
Voglio avvicinarmi alla ‘street art’: ritengo che sia l’unica forma d’arte che potremo lasciare a
testimonianza della nostra epoca. È un modo nuovo per portare la bellezza nello spazio pubblico.
Cosa che sembra essere stata trascurata da parecchio tempo in favore di operazioni più
funzionali che non tengono minimamente conto dell’estetica. Disegnare sui muri, senza dubbio,
non è una novità: ciò che però caratterizza questa attività ora è il farlo su superfici enormi, senza
porre limiti ai soggetti e ai colori, spesso con lo scopo di riqualificare spazi urbani più trascurati. In
molte città si stanno creando dei percorsi che danno la possibilità a chiunque di passeggiare,
alzare lo sguardo e osservare una grande opera sulla fiancata di un palazzo. Chiunque può sentirsi in un museo e può dare la propria interpretazione a ciò che vede o semplicemente, per un
attimo, sentirsi attraversato da quel gusto che si ha di fronte qualcosa di bello. Sono convinto che
oggi la ‘street art’ abbia un enorme valore sociale, artistico e urbanistico, specialmente se eseguita
con prodotti ‘green’.
Forse sarà una delle poche cose che nel futuro rimarranno di tutto ciò che oggi è solo digitale