Dopo aver emozionato con il suo talento e carisma la platea internazionale del Lido de Paris, continua l’ascesa internazionale del ballerino Vincenzo Mingolla. Il giovane mesagnese, infatti, nei giorni scorsi ha rivestito la veste di entertainment coordinator durante il Globe Soccer Awards 2019.
L’evento, un vero e proprio kolossal, è stato visto su Sky da oltre 800 milioni di telespettatori: i riflettori sono stati puntati sui grandi campioni del calcio, su allenatori, agenti, dirigenti. Il presidente della Fifa Giovanni Infantino, Gennaro Gattuso, Fabio Capello, Pierluigi Collina, Tebas Javier della Liga spagnola, Didier Deschamps, Matuidi Blaise, Ronaldo De Lima, Marcel Desailly e il procuratore sportivo Mendes con Cristiano Ronaldo, accompagnato dalla compagna Georgina Rodriguez e dal figlio Cristiano Ronaldo Junior.
Nel corso della manifestazione, si sono tenute diverse iniziative di intrattenimento, che Mingolla ha personalmente programmato e curato nei minimi particolari. Su una platea mondiale di quel tipo non potevano assolutamente esserci imperfezioni di qualsiasi genere. “Io ho curato la parte di direzione artistica – racconta -. Tra gli artisti presenti alla diretta televisiva, la famosissima cantante saudita Aseel Omean e il vincitore di X Factor meddle east Hamza Hawsawi. Nella prima parte dello show anche una performance che vede uniti il mondo del jetski con il mondo della musica con una saxofonist che suonava sospesa su un flyboard. Ho anche selezionato 22 modelle provenienti da tutte le parti del mondo e otto modelli che sotto la mia direzione hanno curato la parte glamour/hostessing dell’evento”.
L’evento si è tenuto nel lussuoso hotel Madinat Jumeirah e, oltre ai premi consegnati al miglior agente, miglior allenatore, miglior club, miglior direttore sportivo e miglior arbitro arabo, anche quello dedicato al miglior giocatore dell’anno, che e quello che è stato mostrato in tv mondiale.
Vincenzo Mingolla è rientrato a Roma dove vive ormai di oltre 10 anni. Un brevissimo periodo di riposo per poi rimettersi in moto. “Perché – dice – io mi sento davvero un privilegiato ma, come ho sempre fatto in tutti questi anni, queste esperienze molto grandi all’estero, il dovermi confrontare ogni giorno con artisti di tutto il mondo, se da un lato mi riempie di gioia, dall’altro mi inducono a lavorare e lavorare, a non fermarmi ed a imparare sempre di più”.
A Dubai è stata una grande fatica. “Certo, ma è stato affascinante. Perché confrontarsi e puntare a progetti così ambiziosi stancano ma producono fortissime emozioni”.